BERLUSCONI SPARA ANCORA CONTRO SANREMO: “SE E’ UNA FESTA DELL’UNITA NO AL CANONE”
L’IRONIA DI FAZIO: “PAGHI ENTRO IL 28, SENNO’ C’E’ LA SOVRATASSA”
Sfocia in una mezza istigazione a evadere il canone e in un “me ne frego dello spread”, la scoppiettante campagna elettorale di Silvio Berlusconi.
Che non conosce sosta, nè remore nei toni, anche nel giorno grigio dell’evento epocale in Vaticano.
Il commento all’abdicazione del Pontefice diventa l’unica parentesi di serietà in un pomeriggio con numeri da comico nella trasmissione radio “Un giorno da pecora”, neanche un paio d’ore dopo la diffusione della notizia.
Nello staff serpeggia una certa preoccupazione per gli spazi mediatici che nei prossimi giorni si restringeranno in maniera considerevole, tra speciali e approfondimenti sul Papa, a dieci giorni dal voto.
Risale invece a ore prima, a “Unomattina”, l’attacco preventivo riservato al Sanremo di Fazio e Littizzetto.
«Non ci voleva niente a spostarlo di due settimane, già abbiamo una legge disgraziata, che è quella sulla par condicio» sostiene il leader Pdl.
«Se Sanremo diventa la Festa dell’Unità , credo che il 50 per cento degli italiani non pagherà il canone ».
Un’uscita piaciuta per nulla al direttore generale Rai Luigi Gubitosi, convinto che il Festival «non sarà affatto la Festa dell’Unità , ragion per cui il canone va pagato eccome».
Più ironico il conduttore Fabio Fazio, nella conferenza di presentazione: «Ma quindi Berlusconi non ha ancora pagato il canone! Volevo ricordargli che c’è tempo fino al 28 febbraio per farlo senza incorrere in ulteriori sanzioni».
E la Littizzetto: «Potrebbe andare Berlusconi adesso a fare il Papa, bisogna vedere se sta bene vestito di bianco».
Tutto il resto da stasera su RaiUno.
Il Cavaliere proverà a smorzare nel pomeriggio, scherzando sul fatto che se Fazio lo invitasse andrebbe «assolutamente, subito: potrei anche presentare una mia canzone e cantarla ».
Sanremo a parte, da “Unomattina” Berlusconi fa sapere agli italiani che «non devono preoccuparsi dello spread, perchè è la differenza tra quello che deve pagare la Banca d’Italia sui titoli di prima emissione quello che paga la banca tedesca, e non ce ne può importare di meno».
Preannuncia che «riceveranno una lettera nella quale confermo che lo Stato restituirà l’Imu pagata, se eletto ».
E rilancia la storia del condono.
Sicuro di vincere, «di aver sorpassato Bersani, io in corsia di sorpasso, lui di emergenza».
Fanno capolino nuove idee, come quella di «tagliare del 3 per cento gli stipendi degli impiegati pubblici» per sforbiciare le spese statali.
Il meglio di sè però lo riserva a “Un giorno da pecora”.
«La mia cazzata più grande? Dopo quella di entrare in politica, aver firmato la nomina di senatore a vita di Monti».
Una cosa bella del Professore? «Il cane, che però è preoccupato perchè gli ha messo la tassa sull’osso».
E dopo la gaffe maschilista di sabato in Veneto, rilancia quando gli chiedono se ha mai tradito una donna: «Non si dice, un uomo, come un timbro, timbra».
Attrazione verso gli uomini?, gli chiede Claudio Sabelli Fioretti: «Ma scherziamo, posso prenderla a schiaffi, lei è un depravato» sempre col sorriso sulle labbra.
E che fine ha fatto la fidanzata sparita da foto e video, Francesca Pascale?
«Siamo due cuori e una capanna, non la faccio uscire perchè sono geloso, presto ci sarà un servizio su Chi».
Per concludere, in una giornata forse poco adatta alle battute sul tema, che lui aspira «all’eternità : io sono tecnicamente eterno, lo ha detto anche Scapagnini. E l’epitaffio lo ha già dettato mia madre: fu un uomo buono e giusto».
Carmelo Lopapa
(da “La Repubblica”)
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