BILL EMMOTT SI RICREDE: “ERA UNFIT MA OGGI BERLUSCONI PUO’ SALVARE L’ITALIA DAI CINQUESTELLE”
E SPIEGA: “MEGLIO DI SALVINI E DI MAIO”
“Berlusconi unfit to lead Italy”.
Nel 2001 Bill Emmott con la copertina del suo Economist, allora da lui diretto, fece infuriare Berlusconi.
Oggi il giornalista torna sul Cavaliere in un editoriale sul sito Project Syndicate ma con un’idea diversa: “Berlusconi potrebbe finire per essere il salvatore politico dell’Italia? Non escludetelo”.
Bill Emmott ne è convinto: “Per quanto sia scioccante”, una sua vittoria andrebbe considerata un risultato stabile rispetto “all’alternativa di un governo di minoranza guidato dal M5s”.
Oggi in un’intervista al Corriere della Sera chiarisce la sua posizione.
Cosa è cambiato?
“Nulla, e io non ho mutato opinione. Berlusconi resta inadeguato a guidare l’Italia. Ma potrebbe essere determinante per formare una coalizione centrista in grado di impedire a M5s o Lega di essere forza trainante nella formazione del nuovo governo. Sarà lui a presentarsi come salvatore politico, non dico sia una cosa buona. Ma Berlusconi non può diventare premier, sarà un manovratore dietro le quinte, è in quel ruolo che dobbiamo valutarlo e in quel ruolo non credo possa essere così negativo. Le sue posizioni sono più moderate di quelle di Salvini e Di Maio”.
Emmott analizza come Berlusconi con FI sia stato abile nel rivolgersi per esempio ai pensionati.
Spiega sempre nell’intervista al Corriere
«Un attimo. Forza Italia è attorno al 16%, Renzi al 22. Quindi Renzi è più popolare di Berlusconi, ma Berlusconi ha più possibilità di formare una coalizione perchè non ha irritato tanta gente quanto il leader dem. Può costruire una alleanza sia a destra con Lega e Fratelli d’Italia, sia al centro. È più abile per il sistema italiano. Renzi non ha amici nè alleati».
Vede ancora un futuro importante per lui?
«È talmente giovane che non potrei mai dire che non ha un futuro, ma ho il sospetto che un suo ritorno in grande stile sia improbabile. Resterà una figura influente, ma credo abbia perso la capacità di far sì che le persone collaborino con lui o lo seguano, cosa di cui ogni leader ha bisogno. Rispetto a Berlusconi quello che gli manca — oltre al vantaggio di avere dei canali televisivi! — è l’abilità di fare compromessi e formare alleanze».
E sui 5Stelle chiude: “È rimarchevole che siano sopravvissuti così bene e siano rimasti popolari. Mi pare che le loro proposte politiche siano maturate. Restano però privi di esperienza e mancano di credibilità ”
(da “Huffingtonpost”)
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