BTP, IL GOVERNO LEGA-M5S CI COSTA 6,5 MILIARDI (PER ORA)
SONO I NUMERI DELLE EMISSIONI DI BTP FATTE DA APRILE
Ieri il ministero del Tesoro ha collocato 5,5 miliardi nuovi titoli a 5 e a 10 anni con il rendimento al 3,47%: via XX Settembre ha dovuto offrire oltre 50 centesimi in più per ogni titolo rispetto a un mese fa pur di mantenere viva la domanda, stabile rispetto a settembre.
Sulla scadenza più breve, il titolo a 5 anni è stato toccato il tasso massimo da dicembre 2013, il 2,58% in netta salita rispetto al 2,03.
Il ministero ha pagato 11 milioni in più rispetto a un mese fa solo per questo pacchetto da 2 miliardi di titoli.
Per i Btp decennali, invece, si sono rivisti i livelli di febbraio 2014, con il tasso al 3,36% rispetto al 2,9% di settembre e altri 11 milioni di interessi in più da pagare. Per la tranche di CcT eu da un miliardo, il rendimento è salito al 2,32%.
Ma non è finita qui.
Secondo alcuni calcoli citati dall’agenzia di stampa finanziaria Radiocor, emettere il pacchetto da 5,5 miliardi tra Cct e Btp è costato ieri all’Italia 689 milioni in più di quanto sarebbe costato a fine aprile. Non solo.
Mettendo insieme i numeri per tutte le emissioni di Btp fatte da allora — esclusi i titoli indicizzati, quelli collocati a sindacato e i Btp Italia — si arriva a una cifra di circa 6,5 miliardi.
Il programma 2018 del Tesoro è ormai completo per il 92%.
Nel 2019, però, arriverà per il Tesoro un carico da 260 miliardi di titoli da collocare. E con uno spread a 300 punti — ha calcolato l’Osservatorio Cpi guidato da Carlo Cottarelli- la spesa per interessi lieviterebbe di oltre 6 miliardi nel 2019 e di 10 miliardi nel 2020 rispetto a quanto previsto nel Def di aprile scorso.
(da agenzie)
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