CAROLA AMMETTE L’ERRORE DI MANOVRA E IL GENERALE DELLA GDF ACCETTA LE SCUSE: “HA RICONOSCIUTO, COME SI FA TRA GENTE DI MARE, DI AVER CREATO UNA SITUAZIONE CHE NON VOLEVA”
QUESTI SONO DONNE E UOMINI VERI, NON CERTI IGNOBILI SPECULATORI
Ha sicuramente commesso un errore, ma è una capitana che si è presa la responsabilità di far cessare le sofferenze che una legge ingiusta stava provocando a poveri cristi in fuga da guerra e torture
Così sono arrivate le scuse della Comandante della Sea watch Carola Rackete alla Guardia di Finanza, dopo quanto accaduto la notte scorsa sulla banchina del porto di Lampedusa: “Vi chiedo scusa, ma non era assolutamente nelle mie intenzioni venirvi addosso”, ha detto la ragazza al suo arrivo nella caserma della Finanza di Lampedusa
“La mia intenzione era quella di completare la mia missione, non certo di speronarvi”. E ha spiegato di avere agito così perchè ha seguito “l’addestramento che ha avuto per le manovre per entrare in porto” con quella nave da 600 tonnellate.
La risposta della Finanza
“Prendiamo volentieri atto delle scuse. Si è resa conto che ha causato un danno, ha riconosciuto, come si fa tra la gente di mare, di aver creato una situazione che non avrebbe voluto causare”. Lo ha detto il generale Alessandro Carrozzo, Comandante del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo, commentando le scuse di Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch 3, per la collisione con una motovedetta delle fiamme gialle nel porto di Lampedusa.
(da agenzie)
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