GERMANIA, FRANCIA E LUSSEMBURGO: “SALVINI HA VIOLATO LA LEGGE, RILASCIATE CAROLA”
E’ ORA DI ARRESTARE IL SEQUESTRATORE DI PERSONE: QUANDO LA LEGGE NON VIENE APPLICATA IL POPOLO SI FA GIUSTIZIA DA SOLO, LA STORIA LO INSEGNA
E’ scontro diplomatico con la Germania, la Francia e il Lussemburgo mentre il premier Giuseppe Conte “non si pronuncia”.
Il primo ad intervenire è il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Mass: “Salvare vite umane è un dovere umanitario” dice al ministro dell’Interno italiano.
“Soccorrere vite umane – ammonisce poi Mass – non può essere criminalizzato”. “Tocca alla giustizia italiana ora chiarire le accuse”, conclude.
Dopo Berlino, un’altra capitale europea prende posizione contro la politica del Viminale ed è un nuovo fronte di polemica con il ministro dell’Interno.
“La chiusura dei porti è una violazione del diritto del mare”, dichiara il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner.
Dopo Berlino e Parigi, interviene anche il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, che dà la sua interpretazione giuridica del caso Sea-Wacht. “Carola Rackete sia rimessa in libertà ” è il suo appello contenuto in un post su Facebook indirizzato all’ “amico” e collega Enzo Moavero Milanesi.
“Salvare vite – dice poi – è un dovere e non può mai essere un reato o un crimine. Non farlo, al contrario, lo è”.
Asselbron è stato protagonista in passato di un violento scontro con Salvini, accusandolo di “usare metodi nazisti”. E ricordandogli a muso duro “di quando migliaia di italiani cercavano lavoro in Lussemburgo”.
Anche l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, bacchetta il suo alleato di governo per i toni violenti. “C’è della rabbia e lo comprendo – dichiara il capo politico 5S – capirla non significa alimentarla, perchè poi altrimenti la rabbia si trasforma in insulti violenti” che “vanno sempre condannati”.
Poi anche lui si affida alle decisioni della magistratura. “La capitana – aggiunge – verrà giudicata da giudici sulla base delle leggi dello Stato italiano”.
Francia: “Chiusura porti vìola legge del mare”
“È sbagliato affermare che l’Ue non ha dimostrato solidarietà con l’Italia” e comunque ora il governo italiano, con “la chiusura dei suoi porti in violazione del diritto internazionale del mare”, “sta assumendo soluzioni non concertate con i suoi partner europei”: così il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner, interviene nella crisi della Sea-Watch. In un lungo comunicato pubblicato sul sito del ministero, Castaner aggiunge che la Francia è disposta ad accogliere 10 migranti di quelli sbarcati nella notte a Lampedusa dalla Sea-Watch.
Anche il Gregorio De Falco, ex comandante della Guardia Costiera e senatore ex M5s che sin dall’inizio si è schierato dalla parte della ong, continua nella difesa della capitana della Sea Watch, richiamando la legge del mare: “Il comportamento di Carola Rackete, che approvo, è stato quello di una persona che ha piena consapevolezza del gravoso onere che incombe sul comandante di una nave soccorritrice di completare l’operazione di soccorso attraverso lo sbarco delle persone. Non è liberato dai propri obblighi finchè non porta a terra le persone, lo dicono le convenzioni internazionali che sono imperativi giuridici ed entrano nell’ordinamento a un livello superiore rispetto alle leggi ordinarie. Ecco perchè non c’è violazione di legge, tuttavia scriminate dalla sussistenza dello stato di necessità : a bordo c’è una emergenza, persone salvate dall’acqua che la nave deve portare in salvo”.
(da agenzie)
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