CASSON (PD) : “NON SI PUO’ STARE AL GOVERNO CON UN CONDANNATO”
IL SENATORE PD CHIEDE AL PARTITO DI STACCARE LA SPINA AL GOVERNO
“Il Pd deve prendere atto di questa situazione oggettivamente molto grave e impresentabile. Non si può avere a che fare con un leader condannato a 4 anni, non sarebbe consentito in nessuna parte del mondo. Penso che il Pd dovrà riunire i suoi organi principali, magari la direzione la prossima settimana, fare le valutazioni e votare che linea seguire”.
L’ex pm Felice Casson, senatore del Pd fin dall’inizio critico delle larghe intese, non ha dubbi. Alla luce della condanna definitiva di Silvio Berlusconi su Mediaset, il Pd deve staccare la spina all’alleanza con il Pdl, se non proprio all’intera legislatura.
Che idea si è fatta della sentenza della Cassazione?
Ci sono due parti. E’ importantissimo che sia stata confermata la sentenza di condanna a conferma che i giudici di merito, di primo e secondo grado, hanno operato correttamente dal punto di vista sia sostanziale che processuale. Vuol che la legge è uguale per tutti e tutti gli evasori fiscali devono essere condannati compreso Berlusconi. Sulla misura interdittiva, la Cassazione ha deciso di rinviare alla Corte d’appello. Ma sottolineo il fatto che comunque c’è stata la condanna e il reato non va in prescrizione.
Quali conseguenze politiche vede sul governo e sul Pd che alla fine ora è alleato con un pregiudicato?
A mio modo di vedere, non avevo bisogno della sentenza della cassazione per sapere chi era Berlusconi. Peraltro, dal punto vista istituzionale e politico la sentenza crea un problema notevole.
Perchè?
Innanzitutto, per le reazioni del Pdl, che ancora non conosciamo. Ma già prima della sentenza, nella stessa giornata di oggi, si è visto il livello di fibrillazione del Pdl che non ha partecipato al voto sulle commissioni bicamerali perchè vuole a tutti i costi la presidenza della commissione Antimafia.
E il Pd?
Per me è semplice: io già ritenevo che non dovessimo fare il governo con il Pdl. Ora confermo questa valutazione iniziale. Ero della minoranza contraria e ora lo sono a maggior ragione. Il Pd deve prendere atto di questa situazione oggettivamente molto grave impresentabile: non si può avere a che fare con un leader condannato a 4 anni, non sarebbe consentito in nessuna parte del mondo e in altre parti del mondo non si sarebbe nemmeno arrivati al terzo grado. Penso che il Pd dovrà riunire i suoi organi principali, fare le valutazioni e votare che linea seguire.
Tipo la direzione subito?
Si, anche la settimana prossima.
(da “Huffington Post”)
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