COSA RISCHIA BERLUSCONI CON LA RIPRESA DEI PROCESSI
QUATTRO I PROCEDIMENTI IN CORSO: CASO MILLS, DIRITTI TV, MEDIATRADE E COMPRAVENDITA DEI SENATORI… IN REALTA’ RISCHIA BEN POCO, FINIRANNO TUTTI IN PRESCRIZIONE…
Al di là della decisione della Consulta, gli italiani si stanno chiedendo cosa in concreto il presidente del Consiglio rischierà nei quattro processi ancora in corso e che lo vedono imputato a vario titolo. Guardando un pochino a fondo nell’intersecarsi dei vari procedimenti, cause congelate e scongelate, dichiarazioni di guerra e intrighi, la risposta degli addetti ai lavori è una sola: rischia ben poco, allo stato attuale.
Il primo processo riguarda il caso Mills: secondo l’accusa, Berlusconi avrebbe versato a favore di Mills 600.000 dollari come ricompensa per non aver rivelato nei processi All Iberian e “corruzione della Guardia di Finanza” nel ’97, le informazioni su due società off-shore, usate da Mediaset per creare fondi neri.
I giudici, a causa del lodo Alfano, avevano stralciato la posizione di Berlusconi e Mills è stato condannato a 4 anni e sei mesi. Ora cosa succederà ?
Il processo a carico del premier ripartirà da zero, dato che il collegio giudicante, avendo emesso una sentenza sul coimputato, è divenuto per legge incompatibile a giudicare Berlusconi.
Per fissare l’udienza quindi ci vorrà del tempo e per utilizzare il materiale probatorio fino alla sospensione del processo sarà necessario il consenso della difesa ( che non ci sarà ).
Considerato che la prescrizione scatterà a metà del 2010, è facile immaginare che questo processo non arriverà mai a conclusione neanche in primo grado: prescritto anzitempo insomma.
Secondo processo, quello per i diritti Tv: questo ripartirà dalla sospensione dell’udienza di settembre 2008, prescrizione prevista nel 2012.
La procura ha mosso nuove contestazioni al premier, ma buona parte delle imputazioni sono già finite in prescrizione.
Visti i limiti temporali, un processo che nella migliore delle ipotesi non supererà la sentenza di primo grado.
C’e’ poi lo stralcio Mediatrade, ancora alle indagini preliminari. Forse è il procedimento in cui il premier rischia di più: l’accusa è concorso in appropriazione indebita.
Si prevede la richiesta di rinvio a giudizio entro fine anno e l’inizio del processo nei primi mesi del 2010.
Quarto procedimento in corso è la vicenda “compravendita dei senatori”, inchiesta romana, dove il gip dovrà valutare la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura, ma qua si dà per scontato il proscioglimento del premier.
La vicenda processuale più pesante è notoriamente quella del caso Mills, dove c’è già stata in primo grado la condanna dell’imputato inglese.
Per il premier l’accusa è corruzione in atti giudiziari e in caso di condanna facile ipotizzare la richiesta, da parte dell’accusa, della interdizione dai pubblici uffici che impedirebbe a Berlusconi di poter continuare a governare.
Ma la prescrizione è in arrivo ed entro pochi mesi è impossibile che si arrivi a sentenza.
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