DUE EX ASSESSORI DI FUTURO E LIBERTA’ TRA GLI ARRESTATI IN REGIONE SICILIA NELLA MAXI RETATA PER TRUFFA, CORRUZIONE E ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
A CONFERMA DELL’OTTIMA SELEZIONE DELLA CLASSE DIRIGENTE COMPIUTA DAI VERTICI DI FLI: ALLONTANARE GLI ONESTI E GARANTIRE GLI ARRIVISTI
Diciassette arresti per associazione a delinquere, corruzione, truffa e false fatturazioni. In manette pure due ex assessori e alcuni burocrati regionali.
Quarantatrè indagati, tra cui una sfilza di politici, chiamati a rispondere chi di corruzione, chi di finanziamento illecito ai partiti, chi di entrambi i reati.
Società e milioni di euro sequestrati.
Le indagini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza smascherano un sistema di tangenti che ruoterebbe attorno al projet manager Faustino Giacchetto e ad una raffica di società a lui riconducibili.
Laureato in Economia, nato a Canicattì nell’Agrigentino, negli anni è diventato uno dei massimi esperti nell’intercettare i fondi europei riservati ai piani per la comunicazione.
E ha fatto affari d’oro.
“Giacchetto ha creato un vero e proprio sistema criminale, attraverso continui favoritismi ed elargizioni erogate a funzionari pubblici, politici, soggetti a vario titolo operanti nel settore della comunicazione e della pubblicità ”, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Luigi Petrucci.
E così da semplice collaboratore del Ciapi, ne sarebbe diventato il deus ex machina.
Riuscendo ad allungare le mani sull’attività dell’assessorato regionale al Lavoro e alla Formazione professionale, e dell’Agenzia regionale per l’impiego.
In cella sono finiti con l’accusa di corruzione gli ex assessori regionali Gianmaria Sparma e Luigi Gentile.
In cambio della compiacenza nei confronti di Giacchetto avrebbero ottenuto concessioni in uso gratuito di appartamenti, viaggi, sponsorizzazioni e corposi contributi per per le campagne elettorali. E persino biglietti gratis allo stadio per assistere alle partire del Palermo.
Rinaldo Sagramola, ex amministratore delegato della società rosanero, è indagato per truffa.
La sua vicenda è legata all’emissione di due fatture al Ciapi per degli spazi pubblcitari mai resi.
Chi sono Gentile, Sparma e Riggio
Fra gli arrestati all’interno dell’inchiesta sul Ciapi ci sono tre politici: si tratta degli ex assessori regionali Luigi Gentile e Gianmaria Sparma, oltre che dell’avvocato e presidente del Ciapi Francesco Riggio.
Quest’ultimo ha sfiorato l’approdo a Palazzo dei Normanni in occasione dell’ultima tornata elettorale, quando la sua candidatura con l’area Innovazioni entro il Pd ha portato ha portato con sè 6.881 voti.
Riggio non ce l’ha fatta a diventare deputato, ma è risultato comunque fra i più votati.
Anche Luigi Gentile non è riuscito a farsi eleggere all’Ars lo scorso ottobre.
Eppure l’ex assessore era stato deputato regionale nella passata legislatura, eletto con il Pdl con oltre 12mila voti di preferenza e poi passato a Fli.
Il 52enne agrigentino ha ricoperto l’incarico di assessore ai Lavori pubblici, al Lavoro ed alle Infrastrutture sempre nella giunta Lombardo.
E’ stato anche vicepresidente della commissione di indagine e di studio sulla formazione professionale
Gianmaria Sparma , originario di Lampedusa ma presto trasferitosi a Palermo, è stato invece assessore regionale al Territorio e ambiente del governo Lombardo dal 29 settembre 2010 al 7 novembre 2011.
Un tecnico in quota Futuro e libertà fra i più giovani a guidare un assessorato, che è stato anche dirigente generale del dipartimento Pesca.
Dopo aver abbandonato la giunta Lombardo ha lavorato nell’ufficio di gabinetto del ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Riccardo Lo Verso
(da “Sicilia Live“)
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