ECCO COME E’ STATA COLPITA LA PIU’ FORTE NAVE DA GUERRA DI MOSCA
INCROCIATORE MOSKVA: PRIMA IL DIVERSIVO CON I DRONI E POI I MISSILI
L’esperto geopolitico Andrea Margelletti sta ricostruendo l’attacco ucraino all’incrociatore russo Moskva che era il più importate di tutto il Mar Nero e che a bordo aveva più di 550 uomini.
«Sembra che l’esercito ucraino abbia prima usato a mò di diversivo una serie di droni e poi ha colpito l’incrociatore con i missili Neptune». Si tratta di un colpo messo a segno di grande rilevanza.
Lo scorso 24 febbraio, questa possente imbarcazione era apparsa dal nulla da un piccolo scoglio del Mar Nero. Pochi giorni dopo è stata la protagonista di una delle vicende più discusse del conflitto ucraino. Quando i russi si stavano avvicinando all’Isola dei Serpenti, uno scoglio situato in una posizione strategica, i pochi difensori dell’isolotto hanno risposto così alla richiesta di arrendersi: «Nave da guerra russa, vai a farti f….e». Ebbene, quella nave era proprio la Moskva, la più forte nave da guerra a disposizione del Cremlino.
Il Moskva, l’ammiraglia della flotta del Mar Nero, è imponente tanto per dimensioni quanto per armamenti.
Ma qual era esattamente il suo ruolo? Il sito navalnews, che ha messo insieme le aree operative dell’imbarcazione attingendo all’intelligence open source, spiega che bisogna fare una premessa: il concetto di incrociatore adottato dalla Marina russa è diverso rispetto a quello concepito dalla Marina statunitense. Gli Slava, anziché scortare la propria portaerei, sono destinati principalmente ad attaccare le portaerei nemiche.
Non a caso il loro design è costruito attorno a 16 missili antinave supersonici: prima i P-500 Bazalt, poi i P-1000 Vulkan a lungo raggio. Ebbene, senza obiettivi di alto valore o portaerei da colpire, questi missili risultavano fini a se stessi. La Moskva però, poteva contare su un altro sistema d’arma, trasportando 64 missili di difesa aerea S-300F Rif.
La Marina russa ha condotto varie dimostrazioni anfibie su larga scala con la conseguente navigazione di circa sei navi da sbarco verso Odessa, quasi come a voler indicare un imminente assalto. Solo che le imbarcazioni deviavano, ogni volta, all’ultimo momento. Gli analisti sostengono che questi esercizi servissero (e s per vincolare le forze ucraine. Detto altrimenti, rappresenterebbero, di fatto, inganni o diversivi. A quanto pare la Moskva avrebbe svolto un ruolo di comando in tutte le operazioni del genere fin qui registrate. Sino a quando non è entrata nel mirino degli ucraini che l’hanno colpita.
(da agenzie)
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