ETICA LEGHISTA: ZAIA SI FA GLI SPOT CON I SOLDI DEL MINISTERO
IL VENETO INVASO DA MEZZO MILIONE DI COPIE DELLA RIVISTA “IL WELFARE DELL’ITALIA”, A CURA DI UNA SOCIETA’ DEL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA… EDIZIONE STRAORDINARIA IN CARTA PATINATA…INDAGA LA PROCURA, ZAIA IN IMBARAZZO: STANZIATI 3 MILIONI DI EURO….ALTRI 50 MILIONI DI FONDI PER PROMOZIONI DI PRODOTTI DOVE IL VENETO FA LA PARTE DEL LEONE
In tutto il Veneto dilaga la distribuzione gratuita nelle case e negli esercizi pubblici della rivista patinata “Il Welfare dell’Italia” in edizione straordinaria, curata da “Buonitalia” (una Spa interamente pubblica, 70% di quote del Ministero, 10% ciascuno di Ismea, Ice e Unioncamere).
Il contratto prevede una distribuzione di ben 500.000 copie: tutti gli elettori veneti potranno cosi bearsi della vista di Luca Zaia in gessato con il calice di vino in mano in copertina, o accanto a forme di parmigiano come a pagina quattro, o mentre coglie spighe di grano come a pagina sette.
O può sempre indirizzarsi laddove il ministro figura mentre affetta salumi, esibisce tartufi o posa accanto a cassette di frutta.
Il problema però è che dei fondi Ue per l’agroalimentare sono stati destinati alla diffusione in Veneto di una rivista promozionale della campagna elettorale del ministro dell’agricoltura.
Non a caso la Procura di Venezia ha aperto un fascicolo per verificare la correttezza della pratica e il ministro Zaia è visibilmente imbarazzato dalla piega che ha preso la vicenda.
Ora sostiene che lui non ne sapeva nulla e ha chiesto per iscritto spiegazioni al suo capo di gabinetto.
Ma che strana coincidenza: non sapeva che il suo ministero avesse invaso il Veneto di suo materiale propagandistico, proprio alla vigilia delle elezioni regionali in cui è candidato governatore.
Il contratto di Buonitalia prevede l’esborso di 3 milioni d euro per l’organizzazione di 21 eventi, tra cui l’edizione di Welfare in 500.000 copie. Ma non finisce qua: Buonitalia ha stanziato pure 50 milioni per la “internazionalizzazione del comparto agroalimentare”: fondi assegnati dal ministero a centinaia di progetti di promozione, in cui spiccano le iniziative venete, come i 267.000 euro destinati al Casinò di Venezia, i 159.000 euro per Vinitaly, i 18.000 per il “campionato italiano di salame”.
Il sistema Zaia consiste nel piazzare i suoi uomini ovunque è possibile: a presiedere Buonitalia ha messo un ex dirigente regionale di sua fiducia, all’Anci il direttore della Asl 7 in quota leghista, nel consiglio di amministrazione del “Centro di ricerca nel settore vinicolo” ha piazzato il capo della sua segreteria particolare.
Insomma sistemi da clientele romane, per capirci.
Fino all’autocelebrazione in mezzo milione di copie sulla rivista patinata a spese altrui.
L’etica leghista si dimostra così.
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