EXPO, AL PRIMO EVENTO MANCA LA TRADUZIONE SIMULTANEA, LE DELEGAZIONI STRANIERE NON CAPISCONO NULLA
SFILATA DI MINISTRI E TANTI BEI DISCORSI, MA NESSUNO AVEVA PREVISTO LA TRADUZIONE
Un evento “very bello”, che aprirà l’Italia al mondo e il mondo all’Italia.
A patto che “quelli del mondo” sappiano l’italiano.
Perchè al primo banco di prova, quello di “Idee di Expo”, andato in scena all’hangar Bicocca con tanto di sfilata di ministri e discorso “very felix” del nostro primo ministro, solo gli italiani hanno potuto testare la validità delle idee e delle suggestioni messe in campo.
Chi sprovvisto di rudimenti di italico idioma, come, per esempio, le tantissime delegazioni provenienti da ogni angolo del globo, si è dovuto limitare a guardarsi intorno e a respirare l’aria dell’evento.
Perchè, molto banalmente, mancava qualunque tipo di materiale in inglese ma, soprattutto, nessuno aveva pensato di mettere in piedi un servizio di traduzione simultanea.
Il Corriere della Sera ha raccolto lo sfogo di Rezina Ahmed, console generale del Bangladesh: “Nessuna traduzione. Niente cuffie. Nulla. Nemmeno un programma con i titoli delle conferenze. Possibile? Torno a mani vuote, senza poter riferire nemmeno a grandi linee i contenuti di questa giornata. Sono stata invitata a questo evento, come altri ospiti internazionali che non parlano italiano, eppure arrivata qui scopro che non è previsto alcun tipo di servizio di interpretariato. Abbiamo chiesto dove trovare gli auricolari per seguire la traduzione simultanea, hanno risposto che questo servizio non è disponibile. Abbiamo chiesto almeno il programma della giornata in inglese, hanno risposto che era stato preparato soltanto in italiano”.
L’importante è che Renzi minacci le maestranze della Scala per il 1 maggio…
(da “Huffingtonpost“)
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