FECCIA UMANA: LEGANO UN DISABILE ALL’ALBERO COL NASTRO ADESIVO E POSTANO LA FOTO SU FACEBOOK
INDIGNAZIONE SUI SOCIAL: L’UOMO E’ SPESSO AL CENTRO DI ANGHERIE DA PARTE DEI BULLI… UNA SOCIETA’ DOVE GLI INFAMI POSSONO DELINQUERE
Legato a un tronco con lo scotch. Lo sguardo assente, gli occhi smarriti.
E quel nastro adesivo da imballaggio che lo tiene attaccato a un albero.
La foto arriva da una cittadina del Nord Barese: pubblicata da un blog locale, sta suscitando l’indignazione del web e ha attivato l’intervento delle forze dell’ordine.
Un uomo sulla cinquantina è attaccato a un albero con lo scotch. A postare la foto su Facebook sono stati probabilmente gli stessi autori del gesto.
L’immagine è stata poi rilanciata da alcuni concittadini indignati.
“Pur violando la privacy di una persona indifesa non si può tacere dinanzi a questo scempio — scrive uno di loro – Uno scherzo di qualche troglodita represso, una vergogna l’indifferenza dei tanti passanti. Purtroppo questa è violenza pura contro una persona debole diventata un fenomeno da baraccone per tante iene perverse”.
La vittima — conferma lo stesso sindaco della città — è un alcolista cinquantenne con gravi problemi psichici.
“Aveva una vita normale fino a vent’anni fa — racconta il primo cittadino — Poi ha perso il lavoro, si è separato e ora non può più neppure vedere i suoi figli”.
Una vita per strada, fra disagio mentale e la schiavitù dell’alcol.
“E’ seguito da servizi sociali e Asl — assicura il sindaco — Abbiamo provato a metterlo in qualche struttura, ma lui si oppone”.
Spesso ad accompagnarlo in ospedale sono i vigili urbani. Troppe volte, però, l’uomo è finito al centro di angherie o scherzi terribili.
In pochi intervengono, qualcuno fotografa e condivide su Facebook: forse gli stessi autori del gesto.
“In tante circostanze è stato insultato o circondato — racconta ancora il sindaco — Lui stesso si avvicina ai ragazzi, che poi approfittano delle sue condizioni: è evidentemente non in grado di intendere e di volere, quindi questi comportamenti vanno stigmatizzati”.
Succede sempre più spesso, nell’era dei social network, che scherzi atroci o sciocchi vengano ostentati ed esibiti sulle bacheche di utenti, più o meno giovani.
Stavolta, però, sulle tracce degli autori ci sono le forze dell’ordine, che stanno indagando sull’accaduto.
ndignati anche i promotori di un comitato di quartiere. “Non sappiamo se si sia trattato di uno scherzo, di un maledetto scherzo di pessimo gusto che potrebbe essere molto pericoloso se causasse stupida emulazione — scrivono in una nota – ma in ogni caso è opportuno che giunga un messaggio di scuse, anche attraverso i social network, per ridare dignità a un uomo che su qualche sito hanno definito “invalido”, ma che ci piace definire e chiamare fratello. Un fratello dal volto gentile e umile che non ha mai fatto del male a nessuno”.
Silvia Dipinto
(da “la Repubblica”)
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