FELTRI ESALTA L’ITALIA DEI PUTTANIERI: “BERLUSCONI ERA AMATO PERCHE’ AVEVA FANCIULLE BONE A SUA DISPOSIZIONE”
PECCATO PER LUI CHE LA REALTA’ PROCESSUALE SIA UN’ALTRA: TESTIMONI CORROTTI E COMPRATI, MINORENNI E PROSTITUTE
A una prima lettura sembra un coccodrillo pubblicato per sbaglio. Poi, leggendolo una seconda volta, l’editoriale scritto da Vittorio Feltri oggi, martedì 18 febbraio 2020, si trasforma nell’esaltazione di una figura quasi mitologica che ha un nome e un cognome: Silvio Berlusconi.
Il direttore di Libero, infatti, ripercorre alcune tappe della vita (non solo politica) dell’ex Cavaliere e ne esalta l’intraprendenza negli studi e nell’impresa.
Poi sottolinea come l’amore per le belle donne (anche quelle che lo hanno poi portato a subire processi) sia stato l’aspetto che l’abbia fatto più amare dagli italiani.
Citando numeri un po’ a caso, Vittorio Feltri sottolinea: «Mormorano che si sia rovinato per via della sua passione per la gnocca, in realtà 80 italiani su 100 lo apprezzavano all’epoca d’oro poichè aveva un condominio intero pieno di fanciulle bone a sua disposizione, un sogno per qualunque maschio. D’altronde il codice penale non punisce la scopata, sia gratuita sia a pagamento. Eppure gli è stata rimproverata e contestata perfino la tendenza a preferire la compagnia femminile a quella maschile, che io nel mio piccolo condivido».
La realtà processuale è, ovviamente, un po’ diversa da quella narrata dal direttore di Libero, con le accuse nei confronti di Silvio Berlusconi che riguardavano ben altro, a partire dal famoso caso di Ruby Rubacuri (al secolo Karima El-Marough) spacciata per nipote di Mubarak.
Insomma, non si parla di amore per il sesso femminile, ma di aspetti che vanno al di là di una passione fisica con il coinvolgimento di persone terze, compresi i parlamentari che votarono alla Camera per dichiarare la giovane come nipote del presidente egiziano. Almeno per una notte.
E la creatura mitologica che risponde al nome di Silvio Berlusconi viene esaltata in tutte le altre righe di questo editoriale che inizia in prima pagina e si conclude a pagina 7 di Libero. Secondo Feltri ci vorrebbe un Berlusconi anche nella politica di oggi, anche se il suo ruolo — e quello del suo partito — adesso è secondario.
Spazio, dunque, a Meloni e Salvini che dovranno fare quello che fece l’ex Cavaliere: irridere e spernacchiare i comunisti (che non ci sono più)
(da agenzie)
Leave a Reply