FURTI, RAPINE E OMICIDI: I ROMENI SONO AL PRIMO POSTO
I ROMENI IN ITALIA SONO PASSATI DA 342.200 PRESENZE NEL 2007 ALLE ATTUALI 625.278 ( + 82,7%)… SU 55.057 DETENUTI NELLE CARCERI ITALIANE, GLI STRANIERI SONO 20.617 (37%) TRA CUI 2.828 ROMENI… SONO AL PRIMO POSTO TRA GLI STRANIERI PER I REATI DI OMICIDI VOLONTARI, FURTI, RAPINE, VIOLENZE SESSUALI ED ESTORSIONI… LA FARSA DEGLI ACCORDI BILATERALI: 14 AGENTI ROMENI LA TASK FORCE IN ITALIA
Tra gli stranieri, sono quelli che delinquono di più. Specializzati in furti ( di auto e nelle abitazioni), rapine, omicidi volontari, estorsioni e violenze sessuali. I romeni sono in testa in sette delle sedici tipologie di reato prese in esame dal sociologo Marzio Barbagli nel suo libro-rapporto su “Immigrazione e sicurezza in Italia”.
E solo i marocchini impediscono ai cittadini della Romania di guidare la classifica anche nelle frodi informatiche, nelle rapine in pubblica via e nei furti con strappo.
Un’escalation criminale figlia soprattutto dell’aumento dei romeni, diventata la prima comunità straniera in Italia. Il sorpasso è andato in scena nel 2008: gli albanesi hanno dovuto lasciare il gradino più alto del podio.
Merito dei romeni, passati dalle 342.200 presenze del 2007 alle attuali 625.278, ovvero il 18,2% degli immigrati. Un balzo dell’82% in un anno che ha fatto lievitare di 493.729 unità il numero complessivo degli immigrati in Italia ( oggi attestato ufficialmente secondo i dati Istat a quota 3.432.651).
Un afflusso in gran parte imputabile, non ci stancheremo di ripeterlo, alla mancata attuazione, nei confronti di Bucarest, della moratoria prevista all’interno dei trattati di allargamento dell’Unione europea al momento dell’adesione romena ( 1° gennaio 2007).
In soldoni il trattato lasciava ai singoli Paesi la possibilità di rinviare la libera circolazione dei cittadini romeni nei singoli Stati.
L’Italia non si è avvalsa della possibilità di procrastinare di qualche anno tale evento a differenza di altri Paesi europei.
Analizzando i dati, si scopre che l’incremento degli stranieri in Italia ha provocato un aumento dei reati.
Se nel 1988 la quota di immigrati sul totale dei denunciati per omicidio era del 6%, dieci anni dopo era già salita al 18%. Numeri che si riflettono sulla composizione della popolazione carceraria nei nostri penitenziari.
Nel 1987 i detenuti stranieri erano 3.377, dieci anni dopo erano 10.000, nel 2000 sono arrivati a 15.000. Oggi che i detenuti complessivi sono 55.057 (dati aggiornati al 30/06/08) gli stranieri sono ben 20.617, ovvero il 37% del totale.
In cima ci sono i marocchini (4.495), poi i romeni con 2.828 detenuti ( di cui poco più di 800 condannati con sentenza definitiva) che precedono gli albanesi ( 2.484).
E qui veniamo alle note farsesche. L’Italia ha fato accordi bilaterali sia con l’Albania che con la Romania affinchè i loro connazionali possano scontare la condanna nelle carceri albanesi o romene. Con l’Albania l’accordo risale al periodo in cui era ministro Castelli, abbiamo pure pagato di tasca al governo albanese un nuovo carcere, col risultato che l’hanno riempito di detenuti locali, alla faccia degli accordi con l’Italia.
Con la Romania l’intesa è recente, ma i romeni hanno già precisato che prima bisogna aspettare che la sentenza contro un loro connazionale sia definitiva ( quindi la Cassazione), poi il caso deve essere riesaminato da un tribunale romeno, quindi siamo di fronte alla solita presa per il culo.
Il governo romeno ufficialmente “collabora” con le nostre forze di polizia, attraverso appositi agenti della polizia romena inviati in Italia…
Sapete quanti sono? Sono 14 e dovrebbero coprire tutta la penisola e oltre 625.000 connazionali. E queste iniziative sono spacciate per “accordi internazionali”…
Molto più sincere le dichiarazioni di qualche romeno integrato in Italia e che sottolinea ” nel nostro Paese le pene sono severe, non è mica come da voi…”.
Al danno, la beffa: costituiamo un’attrattiva per i delinquenti che, venendo in Italia a commettere reati, rischiano ben poco, rispetto alle pene cui andrebbero incontro nel loro paese.
Da richiamo turistico a richiamo criminale, abbiamo fatto progressi, insomma. L’importante è costruire qualche carcere all’estero, tanto da noi i detenuti in cella stanno larghi e comodi… stiamo veramente sprofondando nel ridicolo.
Mentre ragazze vengono stuprate e cittadini italiani vivono nella paura, abbiamo dei politici incapaci di cambiare leggi e trattati e di far rispettare il diritto degli onesti a vivere in pace a casa propria.
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