GALLI: “ALTRO CHE RIAPRIRE, BISOGNEREBBE FARE COME NEL REGNO UNITO: CHIUDERE TUTTO E VACCINARE IN MASSA”
“IL COPRIFUOCO E’ UN DISINCENTIVO A NON MUOVERSI LA SERA PER MOTIVI SUPERFLUI, LA PANDEMIA SI MUOVE SULLE GAMBE DELLE PERSONE”
“Siamo in una situazione in cui siamo tra color che son sospesi ma vedo che, dopo un trend generale, si pensa di poter fare a meno di preoccuparsi”. Massimo Galli ad Agorà oggi critica il decreto riaperture che dal 26 aprile riporterà la zona gialla in Italia.
L’epidemiologo dell’Ospedale Sacco di Milano spiega che “i nostri numeri dicono che non è una situazione tranquilla e stabilizzata. Inoltre nell’ultimo periodo ci sono state una serie di scelte socialmente importanti che destano preoccupazione come la riapertura delle scuole. Ma non dimentichiamo che abbiamo a che fare con la variante inglese. Che è dilagata in maniera assoluta e ci dice che i ragazzi si infettano molto più facilmente della precedente”.
“Le Regioni vogliono riaprire appena si scende di pochi decimali sotto la soglia stabilita. Ma è un errore perché i dati devono avere la possibilità di confermarsi in trend altrimenti rischiamo ricadute come accaduto in Sardegna o in altre aree. Non sono per non avere una time-line delle riaperture, ma tutto dovrebbe essere messo in relazione alle vaccinazioni e la stabilizzazione dei trend in discesa”, dice Galli.
“In quanto al coprifuoco – ha aggiunto – è un disincentivo alla gente a muoversi la sera perché quegli spostamenti possono essere considerati superflui. E’ una cosa di cui ovviamente ristoratori o gestori di teatri non siano d’accordo. Ma il virus si muove sulle gambe delle persone: più ci si muove e più si diffonde”.
Secondo il professore “sarebbe stato opportuno fare come gli inglesi, chiudere tutto e vaccinare come se non ci fosse un domani. Purtroppo i vaccini non ce li avevamo. Ora se apriamo senza vaccinare quelle 500 mila persone al giorno rischiamo”.
(da agenzie)
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