GIULI, SANGIULIANO, ROCCA E I SOLDI ALLA SOCIETA’ DELLA MANAGER AMICA DI GIORGIA E ARIANNA MELONI
CONFLITTO D’INTERESSI PER 2 MILIONI DI EURO ALLA ONE MORE PICTURES
Il Maxxi guidato da Alessandro Giuli, il ministero della Cultura dove all’epoca c’era Gennaro Sangiuliano e il ministero delle Imprese di Adolfo Urso hanno finanziato con quasi due milioni di euro una srl fondata da Manuela Cacciamani. La manager, amministratrice delegata di Cinecittà, è vicina ad Arianna Meloni. E la One More Pictures ha ricevuto soldi anche dalla Regione Lazio. Amministrata da Francesco Rocca di Fratelli d’Italia. La storia la racconta il giornale Domani. Che ricorda anche come la sorella Maria Grazia Cacciamani sia diventata una consigliera fidata del presidente del Lazio. La vicenda comincia quando Giuseppe De Mita, altro nome legato ad Arianna, rinuncia alla carica di Ad di Cinecittà, preferendo prendere un posto nel consiglio di amministrazione della società pubblica di via Tuscolana.
A quel punto arriva l’ok a Manuela Cacciamani. Che innesca, secondo il quotidiano, un potenziale conflitto d’interessi visto che la sua società ha incassato 1,9 milioni di euro di soldi pubblici tra Stato e amministrazioni locali. Intanto lei trasferisce la gestione al suo compagno Coppola. Il ministero di Urso ha finanziato con 617 mila euro la One More Pictures per lo spettacolo The Jackal Meta Show. Poi un altro contributo di 40 mila euro per il progetto Infiniti mondi. Poi l’asse con Giuli al Maxxi e Sangiuliano a via del Collegio Romano. Con il programma Connessioni Culturali, costato 290 mila euro. «È stato l’unico rapporto di collaborazione con la Fondazione Maxxi», dice Cacciamani a Domani. Dal ministero della Cultura invece tra tax credit e sovvenzioni la cifra è di mezzo milione di euro. Sono fondi di cui l’impresa ha già beneficiato in passato.
Le Regioni
Poi ci sono le Regioni come la Puglia e il Lazio. Che ha concesso 45 mila euro. Anche se non ci sono progetti tra la società e via della Pisana a parte quelli legati al fondo regionale per l’audiovisivo. Una delle società di Cacciamani, la Direct 2 brains, ha anche lavorato con Giorgia Meloni quando era ministra della Gioventù di Berlusconi per uno spot istituzionale. Ma da allora non ci sono stati più rapporti di lavoro, fanno sapere da Cinecittà.
(da Open)
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