I VIAGGI DI TOTI COSTANO 22.000 EURO IN 5 MESI, QUATTRO VOLTE QUELLI DEL SUO PREDECESSORE
MENTRE LA REGIONE AUMENTA L’IRPEF A 400.000 LIGURI E TAGLIA I FONDI AI PARCHI, IL GOVERNATORE E I LEGHISTI VIALE E RIXI NON BADANO A SPESE, TANTO SONO SOLDI PUBBLICI
Toti 22.671,47 euro. Burlando 1287 euro.
Ecco la differenza, in cinque mesi e mezzo, tra le spese relative a “importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici” tra il governatore Giovanni Toti, Fi, e il suo predecessore, Claudio Burlando, Pd.
E il rapporto è 4 a 1. Ecco la prima rendicontazione delle spese di viaggio istituzionale della nuova giunta regionale.
Mentre il consiglio regionale ha approvato il Bilancio di previsione, il primo di Toti, in cui taglia finanziamenti a Comuni, Parchi, e soprattutto introduce l’Irpef per 400.000 liguri, e ammette che «i tagli nazionali si abbattono sulla Liguria per 65 milioni di euro», non bada però alle spese per missioni istituzionali.
I suoi primi cinque mesi valgono il quadruplo di ciò che Burlando spendeva in un anno.
Il presidente Pd ha rendicontato 6357 euro da gennaio a dicembre 2013, 6006 euro da gennaio a dicembre 2014 e 1287,01 nei primi quasi sei mesi del 2015, fino alla fine, cioè, del mandato (in cui era pure in campagna elettorale).
Toti, dall’11 giugno 2015 al 30 novembre 2015, accumula i suoi quasi 23.000 euro.
Schizza in su anche la somma di tutte le spese di viaggio per fini istituzionali della giunta (presidente e assessori) nel primo periodo di mandato : nello stesso arco di tempo, 11 giugno-30 novembre, viaggiano per 39.908,74 euro.
Analogamente, nei primi cinque mesi dell’anno, la giunta Burlando compie viaggi istituzionali per 20.267,81 euro. Quasi la metà .
Non solo si è scelto una nuova Bmw come autoblu, non solo non vuole mollare la sede di piazza De Ferrari, che costa quasi due milioni all’anno, ma non bada a spese quando viaggia.
Tra gli assessori della giunta Toti, per i primi cinque mesi e mezzo, c’è il caso Marco Scajola. Il più virtuoso, non ha speso nulla.
Nessuno raggiunge il presidente, la più onerosa pare la leghista Sonia Viale, Sanità , che rendiconta 4600 euro, poi Ilaria Cavo, con deleghe a Cultura e Formazione, 3726 euro.
L’assessore alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, ha speso 3418 euro, l’assessore allo sviluppo economico, Edoardo Rixi, 2.685, poi la classifica prosegue con Gianni Berrino, Tursimo e Trasporti, con 1707 e infine Stefano Mai, Agricoltura, 1084.
Michela Bompani
(da “La Repubblica”)
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