IL 99% DEI TWEET RAZZISTI CONTRO I CALCIATORI INGLESI DOPO LA FINALE DI EURO 2020 NON ERANO ANONIMI E PROVENIVANO DAL REGNO UNITO
SMENTITO L’ALLENATORE GARETH SOUTHGATE: OGNUNO HA I RAZZISTI CHE SI MERITA
Era il giorno successivo alla finale dell’11 luglio 2021, tra Italia e Inghilterra. Il ct dei Leoni Gareth Southgate cercava di dare una spiegazione alla sconfitta e forniva un alibi ai tifosi inglesi, accusati di aver riempito la rete di tweet e commenti razzisti contro i calciatori neri che avevano sbagliato i calci di rigore decisivi per il destino del torneo, ipnotizzati da Gigio Donnarumma.
Espressioni inqualificabili che hanno fatto inorridire gli utenti dei social network, un vero e proprio turbinio di improperi contro Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka.
Secondo Southgate, tuttavia, si trattava di un fenomeno più ampio e – soprattutto – estraneo alla cultura britannica: «Si tratta di atteggiamenti imperdonabili. So che molto di ciò è arrivato dall’estero. Le persone che seguono queste cose sono state in grado di spiegarlo».
Oggi, invece, Twitter dà una lettura diversa dello shitstorm razzista contro i calciatori inglesi. Ed è una lettura molto scomoda per la federazione: il 99% dei tweet razzisti contro i calciatori inglesi proveniva da account non anonimi, quindi con nome, cognome e immagine del profilo, perfettamente identificabili.
Inoltre, Twitter ha affermato che il Regno Unito è stato «di gran lunga il più grande Paese d’origine dei tweet razzisti». Altro che attacchi arrivati dall’estero.
(da agenzie)
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