IL FOTOREPORTER SESTINI QUERELA IL VICESINDACO LEGHISTA DI TRIESTE: “POLIDORI NON PUO’ USARE LA MIA FOTO CONTRO I MIGRANTI”
“QUELLA FOTO IO L’HO REGALATO AL MONDO”… CHIESTI 30.000 EURO DI DANNI
“Io quella fotografia l’ho regalata al mondo, per cause umanitarie. Ho lavorato due anni per trovare un’immagine che raccontasse quei viaggi della speranza. Un politico non puo usarla così, e soprattutto contro i migranti. E così io querelo e chiedo i danni. Questa volta tocca al vicesindaco di Trieste, quello che ha gettato i vestiti del clochard”.
Il grande fotografo Massimo Sestini è sul piede di guerra, ancora una volta la sua immagine pluripremiata dei migranti ripresi dall’alto, accalcati su un barcone in mezzo al mare, è stata rubata sul web senza citare fonte e autore.
Ma soprattutto usata impropriamente. Nata per raccontare un esodo biblico, “per sensibilizzare le persone come un’immagine giusta può fare anche senza ritrarre per forza disperazione”, quella foto si è ritrovata ancora una volta usata da politici contrari agli sbarchi.
Così sono ancora problemi per il vicesindaco di Trieste, Paolo Polidori, che aveva gettato in un cassonetto i vestiti di un clochard.
E questa volta sono grane giudiziare che rischiano di costare care. E’ stato infatti denunciato per violazione del diritto d’autore per aver usato sulla sua pagina di Facebook, senza permesso, l’immagine degli immigrati su un barcone ripresa dall’alto del grande fotoreporter Massimo Sestini. La richiesta è 30mila euro di danni.
Lo scatto, che ha vinto il “World press photo” nel 2014, si trova sul sito del fotografo, con l’indicazione esplicita del copyright.
Il 3 gennaio è apparsa invece sul profilo Fb del contastato vicesindaco, accanto ad un lungo testo di accuse rivolte contro i sindaci decisi a non seguire Salvini e il suo pugno di ferro sulla questione sbarchi e immigrati. Con frasi del tipo…. ” La pacchia è finita e i sindaci che non rispettano le leggi votate e approvate dal Parlamento hanno solo paura di vedere il loro giocattolo che si sta rompendo”.
Nella diffida inviata al vicesindaco dall’avvocato del fotoreporter, Massimo Stefanutti, grande esperto di diritto della fotografia, si contesta il mancato rispetto del diritto di riproduzione, dal diritto esclusivo di comunicazione al pubblico e di distribuzione, nonchè di paternità morale della foto.
Non è però questione solo dell’immagine, usata senza pagare e senza citarne la fonte e l’autore, ma anche come e a quali parole è stata affiancata.
Paolo Polidori si ritrova infatti accusato pure di violazione del diritto di elaborazione. Avendola messa su Facebook il vicesindaco ha permesso che fosse condivisa, altra violazione, e in ultimo ma sicuramente non meno importante secondo l’avvocato di Sestini c’è stata pure la violazione del diritto morale dell’autore a scegliere quando e come una fotografia debba o possa essere utilizzata: con quale accostamento, in che contesto, con quale didascalia, con quali contenuti, “con evidente pregiudizio al suo onore e alla sua reputazione”.
(da agenzie)
Leave a Reply