IL MISTERO DEL DRONE RUSSO SCOPERTO A SPIARE SUL LAGO MAGGIORE
CINQUE I VOLI SOSPETTI SUL CENTRO RICERCA UE E VICINO ALLE AZIENDE DI ELICOTTERI MILITARI… PER ABBATTERLO CI VUOLE IL VOTO DEL PARLAMENTO? GOVERNO RIDICOLO
È scattato l’allarme sicurezza dopo l’avvistamento di un drone di fabbricazione russa vicino a Ispra, in provincia di Varese. Le indagini e i sospetti dell’intelligence suL velivolo che ha sfidato la «no fly zone» in un’area sorvegliatissima
Un drone di fabbricazione russa avrebbe spiato almeno cinque volte la zona in cui si trovano gli edifici del Joint research centre della Commissione europea di Ispra, su lago Maggiore. Lo riporta il Corriere della Sera, secondo cui per circa una settimana, il velivolo sospetto ha sorvolato una delle strutture più sorvegliate nel Nord Italia. La segnalazione è arrivata dal Centro comune di ricerca europeo, che ha usato un proprio sistema di rilevamento sperimentare di velivoli sconosciuti. Solo a marzo sarebbero stati cinque i passaggi del drone che hanno fatto scattare l’allarme.
Il drone russo
L’avvistamento sarebbe tenuto in alta considerazione sotto il profilo della sicurezza nazionale. Si sarebbe trattato infatti di un modello di drone di fabbricazione russa, spesso equipaggiato con telecamere e strumenti capaci di riprendere un obiettivo a ottima risoluzione e anche con scarsa luce. Il drone in questione sarebbe anche capace di perlustrazioni notturne e di mappature tridimensionali, secondo il Corriere.
Il Jrc sul Lago Maggiore
L’area su cui ha sorvolato il drone russo per ben cinque volte è densa di obiettivi particolarmente sensibili. C’è il Jrc, terzo campus di ricerca più grande dell’Ue dopo quello di Bruxelles e Lussemburgo. Qui da 65 anni lavorano ricercatori in settori che vano dallo spazio al nucleare. A pochi chilometri ci sono importanti stabilimenti di Leonardo. In particolare a 12 chilometri c’è la Leonardo helicopters training academy di Sesto Calende. E poco più distante, a Vergiate, c’è la Divisione elicotteri, dove si progettano e producono velivoli civili e militari. Nel raggio di circa 40 chilometri ci sono gli altri centri strategici di Samarate, Somma Lombardo e poi Vengono superiore, dove c’è la Aircraft division. Ma se il drone russo abbia o meno sorvolato anche questi luoghi non c’è ancora conferma, come spiega il Corriere.
I precedenti
Di tentativi di spionaggio russo in Italia, o presunti tali, soprattutto negli ultimi anni non sono mancati. Tra i casi sospetti più recenti c’è stato quello di due imprenditori milanesi titolari di un’azienda di servizi tecnologici. I due erano stati accusati di «corruzione del cittadino da parte dello straniero», aggravata dalla finalità di terrorismo ed eversione. I due sarebbero stati pagati in criptovalulte per riprendere luoghi sensibili di Milano e Roma, usando una telecamere a bordo della loro auto.
(da agenzie)
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