IL PDL DOPO I KILLER ASSOLDA ANCHE I FRANCHI TIRATORI: COSENTINO SE LA CAVA GRAZIE AL VOTO SEGRETO:
FINISCE 308 A 285: LA CAMERA NEGA L’UTILIZZO DELLE INTERCETTAZIONI DELLA MAGISTRATURA… L’OPPOSIZIONE E I FINIANI AVEVANO SULLA CARTA 297 VOTI CONTRO I 296 DI PDL E LEGA, MA 12 VOTANO IN SEGRETO PER IMPEDIRE ALLA MAGISTRATURA DI FARE CHIAREZZA…36 GLI ASSENTI, QUOTA 316 E’ ANCORA LONTANA
L’aula di Montecitorio ha detto no all’utilizzo delle intercettazioni nelle inchieste che riguardano l’ex sottosegretario Nicola Cosentino, accusato di contiguità con ambienti camorristici.
La votazione è avvenuta, come da richiesta del Pdl, a scrutinio segreto.
A favore della posizione espressa dal relatore di maggioranza, e quindi contro l’uso delle intercettazioni, hanno votato in 308; i voti contrari, quelli cioè favorevoli all’utilizzo delle intercettazioni, sono stati 285.
I presenti in aula erano 593, gli assenti 36.
Un risultato che dal Pdl viene letto come un segnale di tenuta della coalizione di governo.
Ma quota 316, ovvero i voti che corrispondono alla maggioranza assoluta in Parlamento, non è comunque stata raggiunta.
Come leggere questo risultato?
Lasciamo parlare i numeri: la somma dei deputati presenti e votanti dell’opposizione e di Fli era di 297 (201 del Pd, 31 dell’Udc, 24 dell’Idv, 34 di Fli e 7 dell’Api), ovvero 12 in più rispetto ai 285 che hanno votato per l’autorizzazione sulle intercettazioni.
La maggioranza Pdl-Lega e ascari sulla carta poteva contare su 296 presenti.
Sarebbe stata sconfitta per un voto se almeno 12 deputati del primo gruppo (centrosinistra e finiani) non avessero votato a favore di Cosentino.
Avendo Il Pdl chiesto il voto segreto, ovviamente non si saprà mai chi ha votato per la maggioranza, ma si tratta indubbiamente di parlamentari Pd, Idv, Udv, Rutelliani o di Futuro e Libertà .
Naturalmente ognuno pensa che i traditori siano negli altri partiti.
Per chi voglia ricercarli segnaliamo gli assenti, 36 in totale di cui per la maggioranza 12 del Pdl, 5 della Lega e Pionati.
Per il centrosinistra assenti 4 deputati Udc, 5 del Pd, 1 Api e 2 del gruppo misto,
Tra quelli oggetto di attenzioni da parte del premier erano latitanti i quattro Udc siciliani, i due di Noi Sud e Pionati.
I finiani aveva deciso di votare sì alla richiesta della magistratura di poter utilizzare le intercettazioni in quanto “in Parlamento si era votato contro la possibilità di arresto perchè questo fa parte delle guarentigie parlamentari, ma il voto sull’ammissione delle sue intercettazioni nell’inchiesta che lo vede coinvolto, non ha niente a che vedere con queste garanzie».
“Il nostro sì è dovuto a una ratio politica ed a una valutazione nel merito – aveva aggiunto Fabio Granata, vicepresidente della commissione Antimafia -. È giusto utilizzare le intercettazioni che vedono coinvolto anche Cosentino nel suo stesso interesse e perchè poi di fronte alla legge siamo tutti uguali».
Se Atene piange, Sparta non ride.
Il centrodestra ha preso 308 voti, a fronte di una somma Pdl+Lega sulla carta di 286 deputati, cui vanno aggiunti una decina di ascari già aquistati (Nucera, i tre diniani, tre di Noi Sud presenti,almeno un paio di amici di Cuffaro), compresi due dell’Mpa che stavolta hanno votato a favore del governo.
Ovviamente parliamo dei presenti in aula.
Cosi si arriva solo a 296 voti.
Se avessero votato anche i 17 oggi assenti di Pdl-Lega si arriverebbe a 313, se anche si aggiungessero gli ultimi 6 assenti del “Gruppo di irresponsabilità ” si toccherebbe quota 319.
Ma è evidente che se i 12 che oggi hanno votato a favore di Cosentino per un fatto di Casta o di amicizia personale domani ritornassero all’indirizzo dei gruppi, la maggioranza scivolerebbe a 307, ben sotto quota 316 necessaria per la maggioranza alla Camera.
Quindi chi parla di solida “maggioranza senza i finiani” parla a capocchia.
Sarebbe meglio pensasse a fare qualcosa per gli italiani, invece che dedicarsi alla campagna acquisti.
Da segnalare a questo proposito la presa di posizione della fondazione di Luca di Montezemolo che oggi scrive: “la maggioranza esulta per il voto di oggi in Parlamento: “C’è compattezza. Si va avanti”. Avanti a fare le riforme? Certamente no. Avanti nei provvedimenti per la crescita, i redditi, il lavoro, il fisco? Meno che mai. Avanti con la nomina di un ministro dello Sviluppo economico o di un presidente della Consob? Non scherziamo. Tutte cose trascurabilissime rispetto alla difesa di un signore su cui pende un mandato di arresto per camorra e che continua orgogliosamente ad essere il coordinatore del Pdl in Campania”.
“In italia – prosegue Italiafutura – la politica assume sempre forme interessanti anche se di non facilissima interpretazione. Ci piacerebbe ad esempio riuscire a comprendere meglio la Lega. E’ nata per difendere i ceti produttivi del Nord contro l’invadenza di un Sud parassitario e criminale e finisce invece per votare, esultante, in difesa di Cosentino”.
Un’altra brutta pagina del centrodestra italiano…
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