IN COMMISSIONE BOCCIATO DUE VOLTE NITTO PALMA: SOPRASSALTO DI DIGNITA’ A SINISTRA
PER IL PDL “VIOLATI I PATTI”, CASSON: “VOTEREMO IL NOSTRO CANDIDATO”
Alla prima e alla seconda votazione per l’elezione del presidente della Commissione Giustizia al Senato, il candidato Francesco Nitto Palma (Pdl) ha ottenuto prima 12 e poi 13 voti a favore, mentre la maggioranza necessaria era di 14.
La terza votazione si terrà giovedì alle 14.
Dura la reazione di Palma. «È un problema di vertici di partito, non mio, c’era un accordo e non è stato rispettato, non ha dato i suoi frutti» ha detto.
Mentre il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, ha commentato: «Il no a Francesco Nitto Palma presidente della commissione Giustizia è un fatto politico, una cosa organizzata, non un caso di franchi tiratori. Ognuno ora dovrebbe assumersi le sue responsabilità ».
CASSON: «ORA VOTEREMO IL NOSTRO CANDIDATO»
«Da domani, dalla terza votazione, voteremo un nostro candidato – ha risposto il pd Felice Casson – Cercavamo un candidato condiviso- dice lasciando la commissione- ma se tutto il Pd non l’ha votato evidentemente non è condiviso. Un accordo politico? Evidentemente non c’era».
Nonostante l’accordo sulla carta tra Pd e Pdl, proprio sulla nomina dell’ex ministro Francesco Nitto Palma alla Giustizia c’era stato in mattinata il durissimo commento del senatore Pd Corradino Mineo.
«L’unico modo di tenere il Governo in piedi è sparare. Sparare contro le cose indecenti – ha detto – Spero che Nitto Palma non sia nominato».
Altrettanto dura la risposta di Maurizio Gasparri. «Mineo insulta in modo inaccettabile un politico serio e corretto come Nitto Palma”
Il dato politico è un altro: qualcuno nel Pd non ci sta a quanto “concordato” tra i propri vertici e quelli del Pdl.
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