LA BEFFA DEGLI INFERMIERI CHIAMATI DALLA REGIONE LOMBARDIA PER L’OSPEDALE FIERA A MILANO: 48 ORE PER LASCIARE GLI ALLOGGI
LA FIGURACCIA DI FONTANA: IL CONTRATTO PREVEDE CHE SIA PAGATO L’ALBERGO FINO AL 31 LUGLIO… ORA LA REGIONE RASSICURA, MA NON CI SONO COMUNICAZIONI UFFICIALI
Vi ricordate quando si inneggiava agli infermieri e agli operatori sanitari che erano arrivati volontariamente in Lombardia per far fronte all’emergenza del coronavirus? Ringraziamenti, riconoscimenti, entusiasmo generalizzato per quella che, in effetti, è stata una vera e propria missione.
La permanenza di alcuni di questi era collegata al nuovo ospedale che la Regione Lombardia aveva costruito in Fiera a Milano. Ospedale che, qualche giorno fa, è stato dichiarato non più necessario, a causa della conclusione della stessa emergenza sanitaria. Tuttavia, i contratti con infermieri e Oss sono ancora attivi, così come le spese d’alloggio all’interno delle strutture alberghiere che sono state messe loro a disposizione dalla Regione.
Alla vigilia di questa settimana che sta volgendo alla conclusione, tuttavia, le reception delle strutture alberghiere hanno convocato i loro ospiti comunicando che la Regione non avrebbe più coperto le loro spese e che, pertanto, avrebbero dovuto lasciare le strutture oppure di contribuire di tasca propria al pagamento degli alloggi. Una sorta di fulmine a ciel sereno, con tante persone che non avevano pianificato queste spese e che, pertanto, si sono trovate spiazzate dalla decisione.
I primi in imbarazzo — riporta il Corriere della Sera — sono stati gli albergatori che hanno dovuto fare l’ingrata comunicazione, anche perchè hanno sempre riconosciuto il valore del lavoro svolto da questi professionisti. Le comunicazioni sono arrivate, sia chiaro, solo per gli infermieri dell’ospedale in Fiera. Ma la questione ha sollevato malumori e critiche per la gestione della situazione.
A tal punto che la Regione Lombardia è intervenuta per metterci una pezza, proprio nella serata di ieri. Innanzitutto sono state coperte le spese di questa settimana (14-19 giugno) che, nelle intenzioni iniziali, doveva essere già esclusa dai contributi pubblici.
Poi, la stessa Regione ha garantito di aver esteso la copertura della convenzione fino alla fine dell’emergenza — come era stato inizialmente previsto -, ovvero fino al 31 luglio.
Il contratto di emergenza, infatti, per alcuni infermieri aveva la durata 7 aprile-31 luglio. Per altri l’estensione c’era stata fino al 30 settembre. Occorrerà monitorare lo sviluppo della situazione.
(da agenzie)
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