LA DOMANDA RETORICA: “CARI SALVINI E DI MAIO, MA AVETE SPIEGATO L’ITALEXIT AI VOSTRI ELETTORI?”
L’IMPRENDITORE RATTAZZI HA ACQUISTATO PAGINE SUI QUOTIDIANI PER CHIEDERE CONTO DEI PROGETTI NO EURO
Cari Salvini e Di Maio, “ma voi queste cose le avete raccontate al vostro elettorato, soprattutto a quello che vive di salari e pensioni?”.
Domanda retorica quella di Lupo Rattazzi, figlio di Urbano e Susanna Agnelli, che oggi acquista una pagina sui quotidiani per ricordare che, in base al famoso “piano B” caro a Paolo Savona e ai “no euro” in procinto di andare al governo, in caso di uscita dalla moneta unica a rimetterci sarebbero soprattutto i meno ricchi.
Perchè, sottolinea Rattazzi, il famoso progetto di Italexit mette in conto che “il potere d’acquisto dei salari subirebbe un calo per due anni” e che a beneficiare della fuga dall’euro ” sarebbero le fasce medio alte della popolazione, cioè i ricchi che si possono permettere di possedere investimenti esteri”.
Nella pagina a pagamento si citano con precisione i passaggi in cui il piano di Savona, appoggiato da Salvini, prevede queste conseguenze.
Lupo Rattazzi, 65 anni, presidente di Neos, la compagnia aerea del gruppo Alpitour, è il quinto dei sei figli di Susanna Agnelli e Urbano Rattazzi, ed è stato a lungo uno dei protagonisti delle cronache del jet set romano. Ha studiato negli Stati Uniti e ha lavorato in Lehman e in Salomon.
È stato a capo di Air Europe, la prima compagnia aerea privata italiana ed è stato membro del Consiglio di amministrazione di Exor, la finanziaria di famiglia che controlla, tra le altre società , Fca, Juventus e Ferrari.
Insomma, la sua biografia non lo obbligherebbe a schierarsi a difesa del potere d’acquisto dei salari. Ma, evidentemente, la passione civile sì.
(da agenzie)
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