LA GRANDE FUGA DEI CIVILI DA KIEV
CINQUE MILIONI DI PROFUGHI IN ARRIVO
Lunghe colonne di veicoli in fuga da Kiev. Dove suonano le sirene d’allarme e continuano a verificarsi esplosioni. E lunghe file davanti ai benzinai di chi sta scappando il più lontano possibile.
Mentre i rifugi anti-aerei si affollano di donne e bambini e cominciano anche le file al bancomat.
Questo è lo scenario della grande fuga dei civili da Kiev mentre la Russia bombarda i punti sensibili ed entra in forze nel territorio ucraino.
Nella Capitale le scuole sono chiuse e tutti sono stati invitati a restare a casa. Ma diversi aeroporti sono stati bombardati. E la Banca centrale ucraina ha adottato una serie di misure di emergenza per far fronte all’attacco della Russia. Tra queste figurano la sospensione del mercato dei cambi, il divieto di trasferimento di denaro all’estero e limiti giornalieri ai prelievi di contanti.
«Mantenete la calma»
Il giornalista del Guardian Luke Harding su Twitter ha mostrato la piazza che ospita la cattedrale di Santa Sofia completamente deserta. Il sindaco di Kiev Vitali Klichko ha chiesto ai cittadini di mantenere la calma. Lo spazio aereo della nazione è stato completamente chiuso, mentre ieri l’ambasciatrice statunitense all’Onu Linda Thomas-Greenfield ha parlato dell’arrivo di cinque milioni di profughi e sfollati in conseguenza della guerra: «Se la Russia continua su questa strada potrebbe, secondo le nostre stime, creare una nuova crisi dei rifugiati, una delle più grandi che il mondo deve affrontare oggi». Repubblica scrive oggi che l’Europa sta preparando un piano d’accoglienza per i profughi.
Il quotidiano fa sapere che la scorsa settimana la commissaria agli Affari interni, la svedese Ylva Johansson, è volata in Polonia proprio per preparare le possibili contromisure. Che sono state concordate in parte con il ministro polacco Kaminski, il quale, nonostante la linea sovranista del governo polacco, non si opporrà all’accoglienza.
Lo stesso problema, del resto, potrebbe coinvolgere l’Ungheria e quasi tutti i paesi limitrofi. Anche la Germania si sta preparando. «Aiuteremo anche i profughi che arriveranno nel nostro paese», ha detto nei giorni scorsi la ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser. La commissaria Johansson ha avvertito che le probabili mete della fuga sono la Polonia, l’Ungheria e la Germania. Ma anche l’Italia e la Francia potrebbero essere coinvolte.
(da agenzie)
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