LAMPEDUSA CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA A MARIA, PRIMA BIMBA NATA SULL’ISOLA DOPO 51 ANNI
LA PICCOLA E’ FIGLIA DI UN’IMMIGRATA DELLA COSTA D’AVORIO
Era il 31 luglio del 2021 quando Maria venne alla luce a Lampedusa nell’ambulatorio del punto territoriale d’emergenza: figlia di una donna di 38 anni originaria della Costa D’Avorio arrivata fin lì attraversando il deserto e il Mar Mediterraneo, la piccola fu la prima a nascere sull’isola siciliana. Ad assisterla e supportarla Maria Raimondo, infermiera di Corleone in servizio all’ambulatorio di Lampedusa, da cui la piccola ha preso il nome.
La bambina è stata la prima a nascere sull’isola dopo ben 51 anni e per questa ragione tra due giorni le verrà conferita la cittadinanza onoraria. A deliberarlo è stato il consiglio comunale delle isole Pelagie. Inoltre, a Maria – che oggi è in salute e vive a Piana degli Albanesi, nel palermitano, con i suoi genitori – verrà intitolato anche il nascente parco giochi creato in via Roma. Sarà presente, per il dipartimento Libertà civili e immigrazione, il vice prefetto Carmen Cosentino.
Le motivazioni della cittadinanza onoraria
La cittadinanza onoraria, voluta dal sindaco delle Pelagie Filippo Mannino e deliberata dal consiglio comunale, è stata attribuita alla bimba con la seguente motivazione: “Maria è il simbolo di chi c’è l’ha fatta ma soprattutto di chi non ce l’ha fatta, di chi nutre la speranza di raggiungere un posto migliore dove mettere radici, dove vivere nella piena libertà e legalità, dove il diritto all’infanzia è una priorità. Ed è per questo che la nostra comunità è in dovere e in diritto di riconoscerle la cittadinanza onoraria, un riconoscimento alla vita, alla solidarietà, al rispetto e tutela dei diritti umani e di tutti i bambini che come Maria sono nati a Lampedusa”. Nella motivazione è stata richiamata anche la dichiarazione rilasciata dal direttore generale dell’azienda sanitaria Palermo, Daniela Faraoni: “La forza della vita che irrompe in uno scenario da incubo tra mare e sofferenza”.
Nelle motivazioni è stato inoltre ricordato: “A Lampedusa non nascono bambini del posto dal 1970, complice la condizione di insularità e le scarse attrezzature medico-sanitarie. Maria fa parte di quel numero esiguo di bambini nati a Lampedusa che rappresentano l’eccezione e la speranza di chi, proprio come le loro mamme, è disposto a rischiare tutto pur di garantire un futuro, un mondo migliore ai propri figli. Raggiungere Lampedusa non è semplice, a volte la speranza di arrivarvi aiuta a non perdersi d’animo, a non rassegnarsi a una vita fatta di crudeltà e violenza. Giungere sulla terraferma per chi affronta il mare con barchini improvvisati è rischioso, molti hanno perso la vita nella traversata e il Mediterraneo è divenuto per i loro corpi una culla eterna”.
(da Fanpage)
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