MARONI BECCATO: “NEI MESSAGGI INTERCETTATI LA PROVA DELLA RELAZIONE CON LA PATURZO”
CONTRATTI EXPO, LE MOTIVAZIONI DELLE SENTENZA DI CONDANNA DELL’EX GOVERNATORE LEGHISTA …NEI GUAI PER FALSA TESTIMONIANZA ANCHE ISABELLA VOTINO
“I numerosi messaggi intercettati tra Maria Grazia Paturzo e Roberto Maroni costituiscono prova diretta dell’esistenza di una relazione non solo professionale”: questo hanno scritto i giudici della quarta sezione del Tribunale di Milano nella motivazioni alla sentenza con la quale, il 18 giugno scorso, hanno condannato a un anno di carcere l’ex Governatore leghista della Lombardia Roberto Maroni nel processo su presunti pressioni illecite per far ottenere un contratto e un viaggio a Tokyo a due sue ex collaboratrici.
Maroni è stato ritenuto colpevole del reato di turbata libertà del contraente per l’affidamento di un incarico in Expo all’ex collaboratrice Mara Carluccio, mentre è stato assolto ‘perche’ il fatto non sussistè dal reato di induzione indebita per avere esercitato pressioni finalizzate a far partecipare a una missione in Giappone Maria Grazia Paturzo, a cui, secondo l’accusa, Maroni sarebbe stata legato da una “relazione affettiva”.
Per il capo d’imputazione relativo alla Paturzo, i giudici hanno tuttavia inviato gli atti alla Procura per valutare l’eventuale falsa testimonianza della stessa Paturzo e anche della portavoce dell’ex Governatore, Isabella Votino, oltre che dell’avvocato Cristina Rossello.
Tutte avevano negato l’esistenza di una relazione affettiva tra i due.
“I numerosi messaggi intercettati – spiegano i giudici – esulano da un normale rapporto lavorativo e di semplice amicizia per via del registro linguistico utilizzato costellato di espressioni affettuose e del tenore intrinseco dei messaggi”.
(Da “Huffingtonpost”)
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