MELONI CHIUDE SUL TERZO MANDATO, IL GOVERNO IMPUGNA LA LEGGE DE LUCA
LA LEGA NON SI OPPORRA’, MA RESTA IL NODO ZAIA, PRONTO A CORRERE DA SOLO
Il governo domani impugnerà la legge della Regione Campania che consente il terzo mandato al governatore Vincenzo De Luca. La decisione, a meno di sorprese dell’ultima ora, è presa al più alto livello politico, quello della premier Giorgia Meloni. Irritata per il tergiversare del ministro degli Affari regionali, il leghista Roberto Calderoli, ieri la presidente del Consiglio ha rassicurato i suoi, tanto che è già pronto il comunicato per impugnare alcune leggi regionali, compresa quella campana sul terzo mandato.
Il ministro Calderoli nell’appunto preparato per il Consiglio dei ministri convocato per domani alle 18, (appunto che raccoglie i pareri sulla legge De Luca anche dei ministeri Interno e Riforme) lascia la porta aperta alla possibilità di non impugnare.
Forse anche per evitare polemiche interne al suo partito: la Lega non è contraria al terzo mandato perché il governatore Luca Zaia preme per ricandidarsi ancora in Veneto. Ma sono soprattutto i dirigenti locali del Carroccio a chiedere il via libera alla norma De Luca, che costituirebbe un precedente per aprire a ipotesi di nuova mandato di Zaia. In realtà la Lega nazionale è molto più cauta e in queste ore silente sull’argomento.
Fratelli d’Italia e Forza Italia, invece, sono per impugnare la norma e questo dovrebbe essere l’approdo finale: non a caso a Palazzo Chigi il comunicato per il Consiglio dei ministri del 9 gennaio è già pronto con la previsione di impugnativa della norma della Campania e la nomina a commissario per il dopo alluvione in Emilia Romagna di Fabrizio Curcio, ex capo della Protezione civile.
«Ma attenzione, la scelta non è dovuta al momento contingente e in vista delle prossime regionali — dicono da via della Scrofa — semplicemente la legge sul tetto dei due mandati nasce contestualmente all’avvio dell’elezione diretta dei governatori e dei sindaci. E va rispettata a meno che non si voglia cambiare anche la norma elettorale». Il capogruppo dei meloniani alla Camera Galeazzo Bignami ne fa anche una questione di «ricambio generazionale»: «È necessario favorire un ricambio — dice — credo che su questo tema possa esserci un percorso comune con il centrosinistra». Anche la segretaria dei dem Elly Schlein ha sconfessato il “suo” governatore De Luca dicendosi contraria a una sua ennesima ricandidatura a presidente della Campania.
Restano le tensioni, comunque, soprattutto nel campo del centrodestra. Il governatore Zaia minaccia anche una corsa solitaria della Lega in Veneto «se ci saranno imposizioni dall’alto sul successore»: non è un mistero che FdI, che nella Regione veleggia a cifre intorno al 30%, chieda al tavolo del centrodestra di indicare il prossimo governatore. In pole per questo ruolo il senatore e sottosegretario all’Agricoltura Luca De Carlo.
Forza Italia invece spinge per lo stop al terzo mandato perché convinta di poter chiedere al centrodestra di esprimere il candidato governatore in Campania. Ieri il segretario Antonio Tajani ha ribadito la linea del no all’eliminazione del tetto dei due mandati al vertice dei forzisti convocato per fare il punto sulla linea politica del partito nei prossimi mesi.
(da agenzie)
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