MERKEL CONTRO L’EGOISMO DI TRUMP: “HA DIMENTICATO LA LEZIONE DELLA STORIA”
A DAVOS LA CANCELLIERA SI SCAGLIA CONTRO “IL PROTEZIONISMO E L’ISOLAZIONISMO” DEGLI USA
“Oggi, 100 anni dopo la catastrofe della Grande Guerra, dobbiamo chiederci se abbiamo davvero imparato la lezione della storia, e a me pare di no. L’unica risposta è la cooperazione e il multilateralismo”.
È Angela Merkel, alla vigilia dell’arrivo di Donald Trump a Davos, la prima leader europea a puntare il dito contro il protezionismo e l’isolazionismo caldeggiati dal presidente americano.
Nel pomeriggio parleranno anche il presidente francese Emmauel Macron e il premier italiano Paolo Gentiloni, che faranno interventi a favore della globalizzazione e del multilateralismo.
Secondo Merkel, si deve andare verso “la creazione di un mercato unico digitale”, dove “i dati vanno condivisi per dare prosperità a tutti”.
“Il protezionismo – ha scandito la cancelliera – non è la risposta” alle crisi che vive l’economia mondiale. Di fronte alla mancanza di reciprocità , ha spiegato Merkel, “dobbiamo trovare risposte multilaterali”, non seguire un percorso unilaterale “che porta all’isolamento”.
“Chiuderci, isolarci, non ci condurrà verso un futuro sereno”. Merkel ha successivamente indicato l’esempio della cooperazione con l’Africa e degli accordi con la Turchia sull’emergenza migranti per affermare un rifiuto delle politiche isolazioniste e dei “muri” avanzate dagli Stati Uniti sotto la guida di Trump.
Merkel ha auspicato “un’Unione europea sempre più integrata”, attribuendo al giovane presidente francese un ruolo centrale. Il progetto europeo – ha detto la cancelliera – è “chiaramente incoraggiato dall’elezione del presidente francese Emmanuel Macron, che ha dato all’Unione nuovo impeto che ci rafforzerà “.
Sul fronte dei Big Data, Merkel ha chiesto una svolta europea. “Siamo sotto pressione da parte delle grandi società statunitensi che accedono a un’enorme mole di dati. Chi controlla questi dati? […]. Gli europei non hanno ancora deciso come gestire questo problema, il pericolo è che ci muoviamo troppo tardi”.
Contro il protezionismo del presidente Usa si è espresso, un’intervista a Cnbc, anche il premier Gentiloni. “Rispetto totalmente il fatto che” Trump “sia stato eletto con l’idea di mettere l”America first’ e che stia cercando di andare in quella direzione. Ma, come europei e italiani, dobbiamo evidenziare il fatto che rispettare e proteggere gli interessi dei cittadini statunitensi, che è corretto, non può significare che noi mettiamo in discussione l’intelaiatura delle nostre relazioni commerciali – ad esempio – che si sono rivelati estremamente utili per la crescita”.
Il dibattito è aperto, ha aggiunto il presidente del Consiglio, ma “la base della discussione dovrebbe continuare a essere il sostegno all’apertura, al libero commercio, agli accordi e non al protezionismo”.
(da “Huffingtonpost”)
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