MONSIGNOR GRANARA: “NESSUNO UTILIZZI LA MADONNA PER TENERE LONTANI I PROFUGHI”
IL RETTORE DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA GUARDIA DI GENOVA ATTACCA SALVINI: “IL CRISTIANO NON SBANDIERA ROSARI PER CACCIARE IL PROSSIMO”
Per migliaia di genovesi le ore chi si avvicinano sono quelle della festa della Guardia «e sono l’occasione per rinnovare la fede di un popolo che non pensa a dire avemarie o sbandierare rosari per cacciare via quelli che danno fastidio» dice monsignor Marco Granara, il rettore del santuario che domina la Valpolcevera.
E poi, per essere più chiaro: il riferimento è a Salvini? «Certo, nessuno può utilizzare la Madonna per finalità così sballate come tenere lontani i profughi. Cinquecento anni fa, quando la Madonna apparve a Benedetto Pareto, c’erano molte cose che non andavano in quella Repubblica di Genova dove si costruivano i palazzi dei Rolli ma la gente si scannava. E, a ben vedere, la situazione non era poi così diversa da quella attuale».
La novena della Guardia è arrivata alla fine, stasera il cardinale Angelo Bagnasco guiderà il pellegrinaggio (partenza alle 19 dallo slargo detto “delle acque minerali”) e celebrerà la Messa della vigilia alle 21 al santuario, cui seguirà la veglia notturna dalle 23 alle 7.
Domani sarà la festa popolare con i Crocifissi delle Confraternite, i banchi dei dolci da fiera e il pranzo in compagnia, al sacco o negli spazi attorno al santuario.
Ma si entrerà anche nel cuore della solennità religiosa con la celebrazione di una Messa ogni ora dalle 7 alle 12. A partire dalle 10, alla Cappella di Benedetto Pareto, il rito della “memoria dell’Apparizione” con la lettura del documento notarile di pochi anni successivo ai fatti del 1490 all’origine della nascita del santuario. Quindi la Messa solenne celebrata dal cardinale.
(da “il Secolo XIX”)
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