MOODY’S TAGLIA STIME PIL ITALIA NEL 2019 E VEDE “RISCHIO ELEZIONI ANTICIPATE DOPO LE EUROPEE”
CRESCITA RIVISTA: “RECESSIONE PREOCCUPA, MA PER ORA NON VEDIAMO CONTAGIO”
Moody’s prevede di abbassare le proprie stime di crescita, “sicuramente sotto l’1%, probabilmente a un valore tra 0 e +0,5% nel 2019″, perchè “le misure di riforma sono state rimandate, anche tutta l’Europa sta rallentando, questo non è positivo”.
A parlare è Kathrin Muehlbronner, senior vice president di Moody’s, durante la Credit trends conference in corso a Milano. La precedente stima dell’agenzia, di novembre scorso, parlava di una crescita dell’1,3% nel 2019.
Questo, almeno per il momento, non dovrebbe incidere sul rating sovrano dell’italia: “abbiamo un outlook stabile, copre 12-18 mesi, ci dovrebbero essere performance molto diverse da quelle attese per cambiare ancora l’outlook e non vediamo cambiamenti. Non tendiamo a focalizzarci su un trimestre o due, ma su un periodo più lungo, abbiamo considerato che la crescita sarà debole per un paio di anni”, sotto l’1%.
La valutazione di Moody’s era stata abbassata a ‘baa3’ a ottobre 2018, con outlook stabile, ‘cosa che riflette il basso rischio di una crisi di liquidità . La prossima revisione del rating dell’Italia è attesa per marzo.
L’Italia è In recessione tecnica e “questa e’ una fonte di preoccupazione, ma non prevediamo recessione per l’intera area euro. Mi aspetto che le stime sull’Europa saranno riviste leggermente al ribasso (le precedenti parlavano di una crescita dell’1,9% nel 2019)” ha detto poi Muehlbronner, sottolineando che “parlando da un punto di vista europeo, in una prospettiva più ampia, vediamo che non c’è un elevato rischio contagio dall’Italia, ma neppure da altri paesi, che hanno fatto progressi”.
Secondo Moody’s, è “positivo che nonostante le tensioni di vario segno non ci sia stato un contagio”. Inoltre, “i costi di finanziamento rimangono bassi nell’Eurozona, ma sono saliti in Italia a causa del rischio politico interno”, ha detto Muehlbronner, sottolineando che l’agenzia di rating ritiene che in Europa “il rischio politico resterà elevato e in Italia sta già incidendo sui conti pubblici”.
Secondo Moody’s c’è “un significativo rischio di elezioni anticipate in Italia, probabilmente dopo le elezioni europee” in calendario in primavera.
Questo perchè potrebbero cambiare gli equilibri all’interno dell’attuale maggioranza, ma per il momento non è facile prevedere quali saranno le evoluzioni: “non è chiaro cosa succederà al Governo dopo le elezioni europee” e, anche da un punto di vista di mercato, la situazione resta nebulosa perchè “gli investitori fanno fatica a prezzare il rischio politico, quindi stanno a guardare e in parte questo è quello che abbiamo visto a settembre”. Potrebbe esserci bisogno di formare una nuova coalizione di governo, se non emergesse una maggioranza netta, “cosa che porterebbe nuova incertezza”, ha detto l’economista.
(da agenzie)
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