NAPOLI SI DIVIDE SULLE RIPRESE DI GOMORRA 2
DE MAGISTRIS LE AUTORIZZA, IL PRESIDENTE DI SCAMPIA CONTRARIO
Scampia e le sue vele navigano in direzione opposta al sindaco: Gomorra non la vogliono.
A Napoli, i suoi quartieri e i paesi della provincia si dividono.
Ospitare o meno le riprese della seconda serie di Gomorra, la fiction cult ispirata al libro di Saviano? E’ una questione di immagine, inanzitutto.
C’è chi le telecamere le gradisce, le tollera, le utilizza anche per promuovere il proprio paese e chi invece di sentirsi associata alla camorra descritta in tv “non se ne parla prorprio”.
Domani inizieranno a Scampia alcune riprese della serie in onda ad aprile: il sindaco De Magistris le ha autorizzate ma il presidente della municipalità annuncia barricate culturali contro la troupe.
Nel napoletano, da giorni va avanti la diatriba se ospitare o meno il cast della fiction.
Dopo Portici Mugnano ha detto sì, Giugliano, Acerra e Afragola un netto no.
La produzione lavora in silenzio e in fretta, ma il clima è cambiato. I sindaci sono contrari e in ansia per quelle scene di sangue e pallottole nel loro quartiere, in una terra già così martoriata “non sono un esempio”.
Lo dice anche il questore, Guido Marino. “Certi programmi tv sono offensivi e per niente rappresentativi della realtà che vogliono rappresentare: arrivare alla conclusione che lo Stato è assente, è banale. E lo trovo offensivo”.
Parole che l’autore del romanzo bestseller in tutto il mondo non condivide: “Che la politica limiti la libertà di espressione artistica la dice lunga sulle sue derive autoritarie e, soprattutto, sulla convinzione fallace che sia sufficiente bloccarne il racconto perchè la camorra smetta di esistere” spiega Saviano.
Un assist che il sindaco De Magistris coglie al volo ribadendo di odiare la censura. “Non dirò mai di no alle riprese di un film o di una fiction. Napoli non è più la Gomorra descritta anni fa da Roberto Saviano” e occorre “un’operazione verità per descrivere i mille colori della città “.
“Gomorra possono girarla a Napoli – assicura – se qualcuno mi chiede se quella è Napoli io rispondo di no, senza fare operazioni negazioniste perchè ci sono bande di camorristi che controllano il territorio, ma dire che oggi Napoli è Gomorra è un’operazione di falsità . Ci sono ancora il nero e il grigio – afferma – ma anche tanta luminosità “.
Ma Scampia, zona simbolo delle infiltrazioni camorristiche descritte da Saviano, si ribella. “Sì al cinema, no al marketing vergognoso di Gomorra che diffonde solo violenza ed illegalità inquinando il futuro senza curare i mali ed oscurando le positività ” attacca Angelo Pisani, presidente della VIII Municipalità .
E annuncia battaglia: “Domani alle ore 16 sarò sul luogo delle riprese di Gomorra 2 a Scampia, in via Gobbetti, dove il cantiere abbandonato della metropolitana rappresenta proprio il disinteresse e uno dei fallimenti delle istituzioni per la gente del territorio abbandonata a se stessa e vittima più della malapolitica che della camorra. Io sarò presente – conclude – per fare barricate culturali e chiedere rispetto. Ci sarò con la fascia tricolore che rappresenta questo quartiere e questa parte buona della città . Ho qualcosa da dire e da chiedere alla produzione, lo farò direttamente e anche attraverso gli organi di informazione perchè ci siano degli esempi positivi e non solo emulazione di male e violenza”.
(da “Huffingtonpost”)
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