NON RIESCI A PAGARE LE TASSE? PUOI DARTI AI LAVORI SOCIALMENTE UTILI
IL BARATTO AMMINISTRATIVO IN SARDEGNA
In Sardegna lo Stato concede ai sindaci di poter applicare l’articolo 24 del decreto Sblocca Italia: il “baratto amministrativo”.
In altre parole far pagare una parte delle tasse comunali attraverso lavori socialmente utili.
Una soluzione ottimale per sindaci a corto di manovalanza e per cittadini in bolletta che non sanno come rimediare ai loro debiti.
Non si tratta di uno scherzo, semplicemente i cittadini che non hanno le risorse per pagare, potranno rendersi utili e saldare i loro debiti, tenendo pulite piazze e palazzi.
Come viene riportato da La Nuova Sardegna in un articolo di Luca Rojch:
“Un articolo dello Sblocca Italia dà le direttive ed è accolto in modo molto positivo dai Comuni. Un calcolo ufficioso rivela che prima della crisi lo zoccolo duro degli evasori delle tasse comunali era intorno al 5 per cento. Oggi si arriva anche al 15. Non tutti furbetti impenitenti. Molti non pagano perchè non hanno la possibilità . La soluzione è un tuffo nel passato remoto della storia. Perchè lo Stato riscopre il baratto. Per qualche ora al giorno il cittadino 2.0 dovrà lasciare da parte account, like e hashtag e dedicarsi ad attività molto più analogiche. Ma in fondo anche questo è un punto di incontro tra l’etereo mondo digitale della sharing economy in cui tutto è condiviso e quello molto più analogico del baratto”
Il presidente dell’Anci, Pier Sandro Scano, non ha reso ufficiale la notizia, ma promuove la proposta:
“Io la vedo come qualcosa di positivo. — spiega — Parlo a titolo personale, da sindaco. Ma questa norma ci dà la possibilità di recuperare una fascia di evasione che in caso contrario sarebbe rimasta irrecuperabile. Dobbiamo valutare nei dettagli sia gli effetti dell’applicazione, sia i risultati. Ma non mi sento di bocciare questa iniziativa”.
Cercare di colmare due lacune sociali: da una parte la situazione di difficoltà in cui si ritrovano i comuni che non riescono più a pagare gli operai che curano la pulizia delle strade, del verde, delle piazze; dall’altra invece la situazione di profonda crisi economica che colpisce i cittadini in gravi difficoltà verso i pagamenti delle tasse come l’Imu e la Tasi sempre in aumento.
La proposta lanciata nel decreto trova terreno fertile in un’isola piegata dalla crisi. È corsa nei Comuni per approvare la norma. In diversi centri dell’isola l’articolo 24 è stato già adottato o si sta per fare.
Ma ci sono alcuni ostacoli che devono essere superati.
Da una parte si deve quantificare il valore di un’ora di lavoro. Dall’altra i Comuni devono buttare un occhio anche ai bilanci. L’Imu è forse l’unica entrata certa che arriva, almeno in parte, nelle casse dei Comuni.
E il dilagare del baratto potrebbe abbassare un gettito già esile.
(da “Huffingtonpost”)
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