PECORE NERE E PECORONI BIANCHI: PER QUANTO TEMPO ANCORA DOVREMO SOPPORTARE I BLOCCHI STRADALI DEI RAZZISTI DI MULTEDO?
NONOSTANTE L’ACCORDO PER ACCOGLIERE I PRIMI 25 GIOVANI PROFUGHI (CHE VANNO TUTTI A SCUOLA), C’E’ CHI CONTINUA A VIOLARE LA LEGGE
Ieri pomeriggio si è svolta l’ennesima manifestazione del sedicente “Comitato di Multedo” che si oppone all’arrivo di 50 (25 in prima battuta) richiedenti asilo in una struttura della Curia.
Alcuni cittadini hanno di fatto occupato il casello autostradale di Pegli e la loro presenza ha impedito alle auto di affluire o defluire.
Il tutto per circa due ore, nel silenzio delle autorità istituzionali e delle forze dell’ordine.
Il tutto dopo che era stato raggiunto un accordo in Comune tra rappresentanti ufficiali del quartiere, prefettura, curia e comune di Genova che ha sancito il diritto dei primi 25 ragazzi ad essere accolti nella struttura dell’ex asilo Govone.
Ragazzi che vanno a scuola tutto il giorno a Coronata dove frequentano con profitto corsi per imparare un mestiere e quindi a Multedo non creerebbero alcun problema.
Eppure qualche decina di facinorosi continua a bloccare strade, perpetrando un reato, nel silenzio delle Istituzioni che si guardano bene dal condannare il gesto e da caricarli come avverrebbe per altre categorie.
Dicono di non essere “razzisti” (ce ne fosse uno che avesse mai le palle di ammetterlo) ma inalberano cartelli come quello che pubblichiamo (“per correre dietro alla pecora nera state perdendo tutto il gregge”) dove è evidente che il colore della pelle è la discriminante.
La cosa divertente che l’asilo è chiuso da un anno e solo ora questi riscoprono l’importanza della storica scuola materna per il quartiere. Hanno coinvolto anche i bambini: intorno al cancello di ingresso in via delle Ripe stanno comparendo pupazzi, giocattoli e preghierine. «Caro Gesù bambino, per Natale riportami il mio asilo», si legge su un foglio legato a un orsacchiotto. Oppure: «Questa sera dirò una preghiera per la Contessa Govone che mi ha regalato questo asilo!».
Se ne sono fottuti per un anno, ora siamo alle letterine a Babbo Natale .
Meglio le pecore nere dei pecoroni che commettono reati.
I primi non hanno bisogno dello psichiatra.
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