PROFUGHI, GLI USA PRONTI A RICEVERE 10.000 SIRIANI
SONO 37.000 I PROFUGHI CHE HANNO RAGGIUNTO LA GERMANIA NEGLI ULTIMI GIORNI
Washington e’ pronta a farsi carico di oltre 10mila rifugiati siriani il prossimo anno fiscale (ottobre 2015-settembre 2016).
Lo ha riferito il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, rivelando l’orientamento dell’amministrazione Obama. “Il presidente ha indirizzato il team di lavoro verso questo numero di rifugiati a partire dal prossimo anno fiscale” e chiesto di “partire con i preparativi”, ha ammesso Earnest aggiungendo che gli Usa sono già a buona strada per offrire ospitalità a circa 1.500 rifugiati siriani, in fuga da un Paese devastato dalla guerra, entro la fine dell’anno fiscale che si chiude al termine di questo mese.
Intanto, in Europa la Danimarca riapre i collegamenti con l’Ungheria e l’Austria li chiude temporaneamente, perchè la rete non riesce a sostenere il volume di migranti che attraversano il confine.
“Troppo presto”, ha spiegato un portavoce della compagnia ferroviaria, “per poter dire se i treni ricominceranno a circolare domani.
Il servizio danese era stato sospeso ieri a tempo indeterminato a causa dell’afflusso di “centinaia di migranti”, come aveva annunciato un portavoce della società ferroviaria Dsb.
Riapre dunque parzialmente ai profughi siriani il corridoio che li potrebbe portare in Svezia, una delle terre maggiormente ambite dall’esodo che attraversa in queste settimane l’Europa.
Oggi è stata Vienna a sospendere i viaggi su linea ferroviaria a causa dell’eccessivo flusso di migranti.
Copenaghen resta cauta. Il traghetto che di norma collega Redby con la cittadina tedesca di Puttgarden non potrà ospitare treni ma solo autovetture. E l’autostrada scelta ieri da circa trecento persone per una faticosa traversata a piedi rimane sotto controllo. Arrivano, intanto, altre foto che fanno discutere con un danese che sputa sui profughi.
Intanto domani a Praga è in programma un mini vertice sulla crisi dei migranti tra i ministri degli Esteri di Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchi con i colleghi di Germania e Lussemburgo.
L’incontro, hanno fatto sapere da Praga, “contribuirà a una migliore comprensione reciproca tra gli Stati membri dell’Ue alla luce di alcune visioni differenti sulla soluzione all’attuale crisi”.
I quattro Paesi dell’Est sono i più duri oppositori al sistema delle quote obbligatorie avanzato dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, per assicurare un’equa ridistribuzione dei rifugiati tra il blocco dei 28.
Intanto domani a Praga è in programma un mini vertice sulla crisi dei migranti tra i ministri degli Esteri di Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchi con i colleghi di Germania e Lussemburgo.
L’incontro, hanno fatto sapere da Praga, “contribuirà a una migliore comprensione reciproca tra gli Stati membri dell’Ue alla luce di alcune visioni differenti sulla soluzione all’attuale crisi”.
I quattro Paesi dell’Est sono i più duri oppositori al sistema delle quote obbligatorie avanzato dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, per assicurare un’equa ridistribuzione dei rifugiati tra il blocco dei 28.
E se la Merkel continua a essere ottimista e ripete “ce la faremo” in Germania sono circa 450mila i migranti arrivati dall’inizio dell’anno, ben 37mila dei quali solo nei primi otto giorni di settembre. Lo ha comunicato il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel in un’audizione in Parlamento.
Ad agosto i rifugiati registrati nel Paese sono stati 105mila. Secondo Gabriel, a settembre la cifra di migranti in Germania potrebbe superare quota 100mila.
“Questo dimostra, francamente, che la ripartizione dei 160mila rifugiati in Europa non è che un primo passo, una goccia d’acqua nel mare”, ha sottolineato Gabriel, in un riferimento alla proposta presentata ieri dalla Commissione europea per la redistribuzione dei richiedenti asilo da Ungheria, Grecia e Italia.
Nei giorni scorsi, la Germania ha detto di aspettarsi che fino alla fine dell’anno saranno 800mila i rifugiati che entreranno nel Paese.
(da “La Repubblica“)
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