PROMEMORIA PER QUEI TRADITORI DELLA DESTRA VENDUTI AI SOVRANISTI
LA DESTRA CIVILE DI MIRKO TREMAGLIA E IL DOVERE MORALE DI DARE UNA CHANCE AGLI IMMIGRATI: “SAPPIATE LEGGERE NEI LORO VOLTI LE ASPETTATIVE E LA DISPERAZIONE CHE ANIMARONO I NOSTRI BISNONNI EMIGRANTI”
Nell’agosto del 2009 Mirko Tremaglia, come ogni anno, ricordava la strage di Marcinelle in Belgio, dove nel 1956 morirono 256 minatori, tra i quali 156 emigrati italiani. Le sue parole, pubblicate sul Secolo d’Italia, sono un memorandum alla destra attuale.
Ecco il passaggio dell’articolo “L’otto agosto riflettiamo su Marcinelle”.
“Dal canto mio, non posso che augurarmi che la Giornata dell′8 agosto sia solennemente celebrata da tutte le nostre ambasciate e dai consolati nel mondo, dai Comuni, dalle Regioni e dalle Province sul territorio nazionale, anche come monito e insegnamento per le vicende attuali.
Soprattutto in alcune aree del Nord dove oggi ci si confronta con il problema inverso, quello dell’integrazione di vaste realtà di lavoratori stranieri, ricordare l’epoca non troppo lontana in cui si partiva a migliaia verso mete dai nomi esotici e sconosciuti – Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Paranà , Espirito Santo – inseguendo la speranza di una vita migliore può aiutarci a riconoscere in tanti volti dei cosiddetti “extracomunitari” le aspettative, le illusioni, talvolta la disperazione che animarono i nostri nonni e i nostri bisnonni.
Gli emigrati italiani hanno vinto nel mondo contro le discriminazioni ottuse, gli stereotipi che li volevano tutti mafiosi e delinquenti, le vere e proprie persecuzioni di cui sono stati oggetto.
Con questa storia alle spalle, dare una chance a chi oggi è in Italia “da straniero” è qualcosa di più di un adempimento burocratico: è un dovere morale che tutti dovrebbero sentire.
(da “Huffingtonpost”)
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