RIDER RAPINATO A NAPOLI, UNA MACELLERIA DI OTTAVIANO GLI OFFRE UN POSTO DI LAVORO
IL SINDACO DEL COMUNE VESUVIANO: “ATTO DI GRANDE GENEROSITA’ E SENSIBILITA’ CHE MI RENDE ORGOGLIOSO”
Sembra avviarsi verso un lieto fine la storia di Gianni, il rider napoletano picchiato e rapinato del suo motorino mentre faceva le consegne.
Una macelleria e braciera di Ottaviano, nella provincia di Napoli, si è detta pronta ad assumerlo. Ne ha dato notizia il sindaco stesso del comune vesuviano, Luca Capasso, che ha spiegato di aver parlato con l’azienda che si occupa di macelleria e braceria di proprietà dell’imprenditore Luciano Bifulco.
“Quello di Bifulco è un marchio rinomato, noto per la professionalità e la serietà “, ha spiegato il sindaco Capasso, “e sono disponibili a dare un lavoro a Gianni, il rider vittima della rapina, che ha espresso il desiderio di tornare a fare il macellaio. Ci troviamo di fronte”, ha aggiunto ancora Capasso, “ad un atto di grande generosità e sensibilità , che da sindaco mi rende orgoglioso. Appena ho telefonato a Luciano ho trovato subito porte aperte”.
Disponibilità ribadita anche dallo stesso Bifulco: “Siamo pronti ad assumere Gianni e anche altri: cerchiamo professionisti del settore della macelleria e della gastronomia. Saremmo contenti di poter esaudire il suo desiderio, di dargli un’opportunità di lavoro dopo il brutto periodo che ha trascorso”.
La vicenda aveva scosso i più: le immagini della brutale aggressione del rider, riprese da un residente con un telefonino, avevano immortalato l’intera scena. I sei che lo accerchiano, lo picchiano a calci e pugni, quindi lo trascinano per terra e gli rubano il motorino prima di dileguarsi.
Stamattina, la prima buona notizia con il fermo di alcuni sospetti (tutti tra i 15 e i 20 anni) ed il recupero del motorino. Quindi, nel pomeriggio, l’offerta di lavoro da Ottaviano, che potrebbe essere il lieto fine definitivo per una vicenda che ha scosso tutti.
«Vorrei fare il mio mestiere, quello che ho fatto per 27 anni», aveva detto Gianni, il rider picchiato a Napoli. E così Luciano Bifulco ha pensato di offrigli un lavoro, già da domani, proprio come macellaio
«Siamo nel Medioevo? Quelle immagini fanno male. Per un motorino non si può fare tutto questo, è un fatto gravissimo. E mi dispiace che un mio collega, un macellaio, non abbia trovato lavoro in questi anni. Così ho pensato di offrirgli io un’occupazione».
A parlare è Luciano Bifulco, 36 anni, proprietario dell’omonima macelleria e braceria di Ottaviano (Napoli), che ha deciso di offrire un posto di lavoro come macellaio a Gianni, il rider di 52 anni, sposato e con due figli a carico, che la scorsa notte è stato picchiato da sei ragazzi che volevano rubargli lo scooter.
«Gianni, ti siamo vicini. Sei un professionista e già da domani mattina puoi venire da noi», ha detto Luciano Bifulco a spiegando che, nonostante la crisi, la sua azienda sta riuscendo ad andare avanti, seppur tra mille difficoltà . Oltre alla macelleria, il 36enne ha anche una braceria e una gastronomia: a causa del Covid si è dovuto reinventare «con uno shop online e con le consegne a domicilio».
Adesso cerca macellai con esperienza e, chiaramente, avere Gianni tra loro — sostiene — sarebbe «un onore».
Quel video, in cui si vede il pestaggio contro Gianni, «danneggia Napoli che fa una brutta figura anche a livello nazionale»
(da agenzie)
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