ROMA, FRATELLI COLTELLI: SALVINI PROPONE LA PIVETTI, A QUANDO DIRETTAMENTE IL CARDINAL RUINI?
TUTTI CONTRO TUTTI… SILVIO VUOLE BERTOLASO O MARCHINI, LA MELONI INFURIATA ADESSO MINACCIA PRIMARIE IN TUTTE LE CITTA’
Silvio Berlusconi, in un colloquio ieri mattina a palazzo Grazioli, l’aveva già liquidata come una «stupidaggine» di Giorgia Meloni.
Poi ci ha pensato la stessa Rita Dalla Chiesa a dire definitivamente no alla sua possibile candidatura a sindaco di Roma per il centrodestra proposta da Giorgia Meloni: «Era una sfida bellissima, ma troppo alta per me. Ho incontrato la Meloni 3-4 giorni fa per prendere un caffè e lì è venuta fuori la sua richiesta per Roma”
Così, per l’ennesima volta, come nel gioco dell’oca, il centrodestra si ritrova al punto di partenza.
Ancora senza un nome comune ma con in più un Matteo Salvini furioso per come è stato scelto il candidato: “A questo punto a Roma possiamo anche correre da soli”, è stata la conclusione.
Una minaccia reale, tanto che Berlusconi ha subito deciso di rinviare il vertice serale — che a quel punto sarebbe stato solo con Giorgia Meloni — e di spostarlo ai prossimi giorni. Probabilmente a sabato.
Nel frattempo, però, il Cavaliere insisterà con il pressing su Guido Bertolaso, per il leader di Forza Italia è quello il nome giusto per Roma. Anche se dalle parti della Lega il nome non piace. Ma sarà difficile imporlo anche a Fratelli d’Italia. I quali, ora che Rita Dalla Chiesa si è ritirata puntano di nuovo su Fabio Rampelli, capogruppo del partito alla Camera.
Magari scegliendolo con lo strumento delle primarie. Sulle quali anche Salvini è d’accordo. Ma per complicare le cose Fdi pone una condizione. Che a questo punto si svolgano in tutte le città dove si vota.
Richiesta che in Forza Italia e nel Carroccio reputano impraticabile, perchè i tempi ormai sono troppo stretti e perchè molti candidati sono stati già decisi.
In campo resta ancora Alfio Marchini. Il quale per primo aveva lanciato l’ipotesi di una consultazione per scegliere il candidato sindaco. «Non bisogna aver paura di vincere. Noi ci crediamo e la stragrande maggioranza di questa città si aspetta una proposta di governo seria che sia alternativa al Pd e al MoVimento 5 Stelle».
Paolo Zappitelli
(da “il Tempo”)
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