SALVINI GETTA LA MASCHERA: “SONO I SINDACATI CHE NON VOGLIONO RIAPRIRE LE INDUSTRIE”
QUANDO I POTERI FORTI CHIAMANO, I SOVRANISTI SCATTANO SULL’ATTENTI… PRIMA I PROFITTI, POI LA SALUTE, COME E’ SUCCESSO NEL BERGAMASCO
Sono giorni che Confindustria, il cui unico interesse è riaprire le industrie paventando scenari apolalittici per l’Italia, critica le posizioni del Governo che invece – giustamente – segue le indicazioni dei medici e persiste nel lockdown generale.
Ma gli industriali trovano un alleato in Matteo Salvini, che non perde occasione per sposare la battaglia dell’economia contro la salute e per attaccare i sindacati: “Qualcuno non ha capito che siamo in tempi di guerra, siamo ancora ostaggio dei no dei sindacati, stiamo allungando i tempi della cassa integrazione” ha detto il leader della Lega
L’unico a non avere capito che siamo in guerra sembra però Matteo Salvini. Le chiacchiere stanno a zero: se si riapre il virus torna a crescere, se il virus torna a crescere moriranno tante altre migliaia di persone.
Il cosiddetto ‘ostaggio dei sindacati’ altro non è che il rispetto delle indicazioni della comunità scientifica. L’unico a tenerci in ostaggio è il virus, e non c’è altro modo di sconfiggerlo se non quello di tenere chiuso tutto.
Salvini, anzichè lavorare per capire come evitare la catastrofe economica, preferisce fare il gioco degli industriali, condannati fortemente dalla segretaria generale della Fiom Francescas Re David: “Le pressioni di Confindustria e degli industriali sono cieche. Più dura l’epidemia, più a lungo l’economia non si riprenderà . Le regioni del Nord sono proprio i territori in cui il disastro sanitario sta impattando di più anche perchè non sono state fatte le chiusure delle imprese nell’immediato, e bergamo ne è la dimostrazione”.
(da Globalist)
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