SALVINI VA A MOSCA MA PUTIN NON LO RICEVE: ENNESIMA BRUTTA FIGURA DEL PROFUGO PADANO
CINQUE GIORNI FA IL LEADER LEGHISTA AVEVA ANNUNCIATO L’INCONTRO, ORA COSTRETTO AD AMMETTERE CHE NON CI SARA’
Il 12 dicembre, cinque giorni fa, il leader della Lega Matteo Salvini aveva annunciato il suo viaggio in Russia. “Venerdì sarò a Mosca, e avrò numerosi incontri, compreso quello con Putin”.
In queste ore Salvini sta effettivamente arrivando a Mosca, dove resterà fino a venerdì sera, ma di incontri con Putin neppure a parlarne. “Ci saranno incontri politici e privati, ma non con Putin”, conferma l’ufficio stampa leghista.
L’unico contatto con il presidente russo, dunque, sarà con la foto dello zar in divisa militare sulla t-shirt bianca indossata da Salvini in un viaggio precedente, immagine che campeggia sui social network vicini al Carroccio, salutata dall’abbraccio dei militanti che chiedono al Capo di “portare un bacio al grande leader”.
Salvini, dopo una cena privata con interlocutori che non vengono resi noti (si parla di imprenditori) nella giornata di venerdì vedrà — insieme al suo accompagnatore Gianluca Savoini, presidente dell’associazione Lombardia-Russia, ormai “ambasciatore” leghista in terra russa- alcuni esponenti politici come il presidente della commissione Esteri della Duma Aleksei Pushkov e il responsabile esteri del partito di Putin “Russia Unita” Andrei Klimov.
Seguirà conferenza stampa, in cui il leader leghista ribadirà la sua vicinanza a Putin, “argine contro il terrorismo dell’Isis” e la sua contrarietà alle sanzioni.
Incontri che, al di là dell’entusiasmo di Salvini per il leader russo, dimostrano una certa freddezza del Cremlino verso l’”alleato” italiano.
Del resto, il tour internazionale del leader leghista, annunciato in pompa magna in agosto, si è rivelato un flop.
Lo smacco più plateale è stato quello rifilatogli da Israele, che ha invece accolto in veste di presidente della Lombardia Roberto Maroni. A novembre, l’ambasciata israeliana a Roma guidata da Naor Gilon ha congelato la missione leghista per ragioni di opportunità politica, alla luce delle posizioni che Salvini ha assunto sull’immigrazione e per le alleanze con la destra estrema in Europa.
Gli israeliani non avevano gradito la presenza nelle recenti piazze leghiste di militanti di Casa Pound.
A pesare sul veto israeliano, inoltre, anche i rapporti di Salvini con la Russia di Putin. Anche il viaggio negli Stati Uniti, annunciato dal leader leghista, finora si è rivelato solo un desiderio.
Il capo leghista, parlando in agosto del suo tour internazionale con Huffpost, aveva spiegato che “Israele e Usa sono due snodi fondamentali, intendo incontrare Avigdor Lieberman (leader della destra di Israel Beytenu, ndr). Mi interessa portare in questi Paesi le nostre proposte di governo, spiegarle di persona, perchè penso che nel 2016 la Lega possa andare al governo in Italia”.
Per ora, un nulla di fatto. Tanto che a un certo punto a via Bellerio si era persino immaginato un viaggio in Israele da privato cittadino, che però potrebbe rivelarsi un boomerang diplomatico.
Anche la missione in Nigeria, alla fine, è saltata. Il 29 settembre la Nigeria ha negato il visto per un viaggio di quattro giorni in cui Salvini intendeva verificare sul campo “dove nasce il fenomeno migratorio”.
La visita pre-natalizia in Russia, nei piani di via Bellerio, doveva essere il coronamento di un tour finalizzato ad accreditare la leadership di Salvini sul piano internazionale.
A conti fatti, però, a due anni dalla sua elezione a segretario federale, i riferimenti internazionali consolidati restano quelli di prima: il Front National di Marine Le Pen (la cui battuta d’arresto ai ballottaggi pesa come un macigno sulle possibilità del capo leghista di guidare il centrodestra contro Renzi) e gli altri partiti presenti al congresso di Torino del 2013, le estreme destre fiamminghe e olandesi e gli austriaci del Fpo, che fanno parte del gruppo euroscettico con la Lega e il Fn al Parlamento europeo. Con Putin, l’amore per ora pare più monodirezionale che corrisposto.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply