SCANDEREBECH (FLI): “COALIZIONE CON CENTRISTI, MONTEZEMOLO E MINISTRI”. FINI TACE E OGNUNO DICE LA SUA
PER I PARTITI LA RESA DEI CONTI SARA’ AL RITORNO DALLE VACANZE… “RIDICOLO RIPROPORRE BERLUSCONI PREMIER”….ATTACCO DELL’UDC AL CAVALIERE… CHI TACE E CHI PARLA TROPPO
Il Pdl che continua ad attaccare l’Udc, per l’ipotesi di accordo con il centrosinistra.
Gli scomparsi di Fli che promettono riorganizzazione e grandi manovre.
I centristi che definiscono «ridicolo» il partito di Silvio Berlusconi.
Poi Di Pietro, che continua la sua marcia solitaria e anti-Pd. E Sel che recalcitra, davanti alle frasi montiane di Casini.
Si rivedranno tutti al voto di fiducia sulla spending review, alla Camera. Poi, forse, mercoledì per il voto finale.
Dopo saranno vacanze, fino a inizio settembre. Ma vacanze infuocate, a giudicare dalle dichiarazioni dei primi giorni di agosto.
Ieri i capigruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, sono tornati ad accusare l’Udc di «confusione», «imbroglio», «mistificazione».
Raffaele Lauro accusa esplicitamente Casini di mirare al Colle: «Dietro queste manovre, ai più indecifrabili, si celano inconfessabili aspirazioni al Quirinale di vecchi gattopardi».
«Un ballo del pinguino», lo definisce il senatore, provocando la reazione stizzita degli ex alleati: «Ringraziamo gli amici del Pdl, ma non abbiamo bisogno nè dei loro consigli nè dei loro avvertimenti – dice Lorenzo Cesa – . Piuttosto ci chiediamo come mai non capiscano che dopo venti anni e dopo le sue performance presidenziali, riproporre Berlusconi a Palazzo Chigi è qualcosa che sta tra il ridicolo e il drammatico».
Un contrattacco, ritardato di un giorno ma comunque efficace.
Tanto che nessuno risponde, a difesa del leader ritrovato.
E invece, torna a farsi sentire Fli. «Non siamo in ferie. Lavoriamo per costruire la coalizione di responsabilità nazionale con Udc, Fli, Lista Civica, membri del governo, lista Montezemolo e lista ex Pdl».
Il deputato finiano Deodato Scanderebech però ne è certo: «La vera novità nei prossimi mesi sarà la costituente della coalizione in cui Monti, Casini e Fini lanceranno il progetto programmatico, nel percorso iniziato del risanamento e del rilancio dell’economia italiana».
Più che altro, sembra un desiderata.
Tanto che lo stesso giornale d’area, il Futurista, davanti a un’apertura di Fabio Granata addirittura all’Idv, lancia l’allarme: «Rischiamo di sparire. Basta colonnelli. Scenda in campo Fini».
Che tace, invece. Almeno per ora.
Mentre Di Pietro continua a parlare. «Tutto siamo tranne che isolati – scrive sul suo blog il leader Idv – Senza vanterie, siamo la maggioranza». Poi respinge ogni accusa di divisione del suo partito, giura che sono uniti più che mai, segnala l’armonia vissuta alla festa agostana nella sua Montenero di Bisaccia.
«Le cose che non stanno bene a noi non stanno bene nemmeno ai cittadi-ni – continua l’ex pm – non ci sta bene dire che bisogna fare una politica diversa da quella di Monti e poi votare le leggi di cui quella politica è lastricata».
Proprio questo, sta diventando un problema per Sel.
Ad allontanare Vendola e Casini, più che i ventilati temi etici, è l’economia. «Il governo devono sceglierlo i cittadini – dice Gennaro Migliore – le chiacchiere di Casini e Buttiglione sulla continuità con Monti vogliono dire che il voto è inutile, anzi commissariato». Non sarà facile. Con il fiscal compact, con nuove condizioni imposte dall’Europa che potrebbero arrivarci nei prossimi mesi, Bersani dovrà intraprendere la strada della responsabilità , come ha fatto finora.
Per Sinistra e Libertà è diverso. Appoggiando l’“agenda Monti” rischia di perdere gran parte del suo elettorato.
Ma tanto, si litiga già nel Pd.
Giorgio Merlo chiede al suo partito di scegliere: «O decide di costruire una coalizione con chi ha una cultura di governo, oppure opta per rifare l’Unione di prodiana memoria, uno dei periodi più incolori e squallidi della storia».
Risponde furibonda Sandra Zampa, deputata ed ex portavoce del Professore.
Ricorda i successi del governo Prodi, i conti in ordine, lo spread a 35.
Merlo parla solo «per garantirsi un’alleanza con Casini – conclude – spero di non dover leggere più cose così, ma dubito che il mio desiderio sarà esaudito».
Annalisa Cuzzocrea
(da “La Repubblica”)
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