SE SI INDIGNANO I MOSTRATORI DI DITO MEDIO
I DILEGGIATORI DEGLI AVVERSARI CHE CHIEDONO CORRETTEZZA SONO QUEGLI AVVELENATORI DI POZZI CHE PRETENDONO DI BERE ACQUA PURISSIMA
“Non si mostra il dito medio!”, dissero i mostratori di dito medio, i ruspisti di campi Rom e “zingaracce”, gli affondatori di barconi, i persecutori di ragazzi col cartello “Ama il prossimo tuo”, i lanciatori di banane, gli agitatori di bambole gonfiabili sui palchi, gli urlatori di insulti osceni alle Carole Rackete e alle pacifiche dissidenti calabresi.
Oggi i social sono tutt’una condanna per la ragazza che ha avuto l’infelice idea di fare un selfie in aereo in cui sorridendo mostra il dito medio accanto a un Salvini spiaggiato, che dorme ignaro di tutto (mentre di solito è l’attore principale, tanto che uno dei suoi soprannomi più diffusi, e centrati, è appunto Selfini).
Non è una trovata bellissima, non nel mondo in cui — a fatica, e pur mobilitando centinaia di migliaia di persone nelle piazze — le pacifiche sardine chiedono alla politica decoro, chiedono di bonificare i social usati come gogna e ribalta, a scopo di propaganda becera e di dileggio e svilimento dell’avversario.
Cosa in cui proprio gli urlatori di oggi, i severi fustigatori della ragazza del dito medio, sono maestri.
Gli sdoganatori della volgarità — soprattutto a mezzo video, a mezzo schermo, a mezzo social — insorgono ogni volta che una volgarità viene rivolta verso di loro.
Gli avvelenatori di pozzi pretendono di bere acqua purissima. I dileggiatori di avversari pretendono estrema correttezza da parte degli avversari. Chi dà l’esempio della gogna poi di solito protesta se sulla gogna ci finisce.
E quando le sardine dicono “basta con tutto questo”, ovviamente c’è qualcuno che mette in giro un video in cui le sardine fritte se le mangia in un boccone, e mostra, sorridendo, i canini.
(da “Huffingtonpost”)
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