SERVIZI SEGRETI TEDESCHI: “AFD PARTITO ESTREMISTA DA SORVEGLIARE”
RAPPORTO DI MILLE PAGINE: “FORMAZIONE E’ UN RISCHIO PER LA DEMOCRAZIA”
Mille pagine di rapporto e un verdetto importante anche se non inatteso: secondo il Verfassungsschutz (BfV), i Servizi segreti interni tedeschi, l’Alternative fuer Deutschland (Afd) è un partito di estrema destra.
D’ora in poi sarà tenuto sotto stretta sorveglianza come si fa per le organizzazioni che rappresentano un rischio per le istituzioni repubblicane. I suoi militanti potranno essere intercettati, la loro posta elettronica controllata, e l’organizzazione potrà essere infiltrata da spie.
E’ una decisione che in Germania non avrà solo conseguenze politiche – oltretutto in pieno anno elettorale. In alcuni casi, i tutelatissimi dipendenti pubblici rischiano il posto, se membri del partito.
E’ la prima volta nella storia della Germania del dopoguerra che un intero partito viene considerato ufficialmente pericoloso per la democrazia.
L’indiscrezione filtrata su alcuni giornali non è stata ancora confermata, ma il numero uno del BfV, Thomas Haldenwang, avrebbe comunicato stamane agli uffici dei land che la decisione è stata presa lo scorso 25 febbraio.
Per il sigillo ufficiale bisognerà aspettare il verdetto del tribunale di Colonia, dove il partito aveva già fatto ricorso contro l’indagine. In ogni caso, secondo Spiegel, la classificazione dei Servizi prevede un’importante eccezione: parlamentari e candidati alle elezioni di settembre saranno esclusi dalla sorveglianza.
Nella scorsa primavera erano stati alcuni uffici regionali a classificare l’Afd come un organizzazione pericolosa, paragonabile ai neonazisti della Npd. Anzitutto la Turingia, feudo di uno dei più pericolosi leader del partito, Bjà¶rn Hà¶cke. L’uomo che dichiarò il monumento berlinese all’Olocausto “una vergogna” e che guidò le manifestazioni di Chemnitz dell’autunno 2018 in cui neonazisti e militanti Afd marciarono gomito a gomito.
Secondo lo studioso dell’estremismo di destra Steffen Kailitz, Hà¶cke è il ponte del partito con le organizzazioni estremiste. E’ considerato l’allievo del ‘papa nero’ della destra tedesca, Gà¶tz Kubitschek.
Nello stesso mese in cui i servizi segreti della Turingia hanno annunciato la notizia, anche la corrente di destra capitanata proprio da Hà¶cke, “Der Flà¼gel” è stata classificata antidemocratica dal Verfassungsschutz federale. Tre mesi dopo è stato il Brandeburgo a dichiarare l’Afd fuori dall’arco costituzionale, di recente si sono aggiunte la Sassonia e la Sassonia-Anhalt. Quattro regioni dell’Est dove l’ultradestra è ormai stabilmente il secondo o terzo partito.
La decisione di oggi di dichiarare l’intera Afd un rischio per la democrazia arriva dopo due anni di indagini. Durante i quali il BfV avrebbe registrato una notevole radicalizzazione dell’ultradestra. Secondo i servizi, il leader moderato del partito, Jà¶rg Meuthen, faticherebbe ormai a contenere le pulsioni estremiste nell’Afd e i leader dell’ala radicale “Der Flà¼gel”, a cominciare dall’influente Hà¶cke.
Nata come organizzazione anti-euro all’inizio della crisi finanziaria, l’Afd è stato il primo partito a destra dei conservatori della Cdu/Csu a superare la soglia di sbarramento del 5% e a fare il suo ingresso nel Bundestag nel 2017, raggiungendo il 12,6%. Un risultato dovuto soprattutto alle conseguenze della crisi dei profughi del 2015, quando l’ultradestra ha spostato il focus sull’immigrazione e si è sempre più radicalizzato.
La decisione del Bfv ha anche conseguenze statistiche: d’ora in poi i rapporti sull’estremismo di destra in Germania dovranno assorbire, oltre ai 7.000 membri dell’ala radicale “Der Flà¼gel” e i 1.600 dell’organizzazione giovanile “Junge Alternative”, gli altri circa 24mila iscritti all’Afd.
(da agenzie)
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