SINDACO LEGHISTA SI AFFIDA CONSULENZE PER LA FONDAZIONE CHE PRESIEDE
SESTRIERE, IL SINDACO MARINO PRESIEDE L’ENTE PUBBLICO CHE SI OCCUPA DELLA GESTIONE DELLE OPERE REALIZZATE PER LE OLIMPIADI INVERNALI DEL 2006… SI STACCA UN ASSEGNO DI CONSULENZA DI 23.000 EURO
Il caso riguarda Valter Marin, sindaco leghista di Sestriere (Torino) e presidente della Fondazione XX Marzo, un ente pubblico che deve gestire alcune opere realizzate per le Olimpiadi invernali del 2006 e un “tesoretto” di quasi 40 milioni, frutto dei risparmi ottenuti dieci anni fa.
Da questi risparmi però sono arrivati anche i 23mila euro finiti a Marin tramite una consulenza su cui i revisori dei conti nutrono dei dubbi.
La vicenda comincia l’8 aprile 2015 quando il consiglio di amministrazione “aveva conferito al presidente della Fondazione stessa un incarico di consulenza, con scadenza a fine 2015, per un compenso pari a 28mila euro”, ha ricordato nella sua interrogazione alla giunta regionale il consigliere Andrea Appiano.
Marin avrebbe dovuto coordinare tre tecnici per la “valorizzazione e promozione dei siti dei Giochi olimpici”, concetto un po’ vago.
Però già alla fine di aprile la questione aveva sollevato i dubbi sulla legittimità .
Così vengono bloccate solo le assunzioni dei tre tecnici, ma non l’incarico al presidente Marin che nel 2015 ottiene il pagamento di due fatture da 23mila euro circa.
I revisori dei conti dubitano e inviano ai consiglieri della fondazione una memoria per riepilogare la situazione e per chiedere al presidente Marin di “precisare le motivazioni e le funzioni di coordinamento delle attività e delle risorse da lui svolte che lo hanno indotto ad emettere ed incassare le suddette parcelle” da 15mila e 7mila euro circa.
Gli domandano inoltre una relazione dettagliata sulle attività svolte data per data.
Lo stesso giorno, il 28 gennaio, il consigliere Appiano scrive la sua interrogazione. Secondo lui e secondo Davide Gariglio “è vergognoso che il presidente si sia fatto liquidare una prestazione professionale mai fatta”.
Andrea Giambartolomei
(da “il Fatto Quotidiano”)
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