SONDAGGIO FRANCIA: MACRON ROTTAMA MARINE LE PEN E FILLON, AL BALLOTTAGGIO 65% PER LUI CONTRO IL 35% DELLA LE PEN
RILEVAMENTO ODIERNO “OPINIONWAY”: AL PRIMO TURNO MACRON (23%) SORPASSA FILLON (20%) E ALITA SUL COLLO DELLA LE PEN (26%)… SE LA SUPERASSE GIA’ AL PRIMO TURNO PER LA LE PEN SAREBBE UN COLPO MORTALE
Ormai si profila un duello fra Marine Le Pen ed Emmanuel Macron al ballottaggio per le presidenziali di aprile-maggio: questo il risultato dell’ultimo sondaggio uscito oggi in Francia, dell’istituto OpinionWay.
Secondo lo studio, l’ex ministro dell’Economia che ha fondato pochi mesi fa il movimento “En marche”, oltre la destra e la sinistra – accreditato mesi fa di una percentuale intorno all’8% di consensi, continua la sua marcia inarrestabile e sfonda il 23% di voti, rottamando di fatto il discusso candidato di centrodestra Fillon, , travolto dallo scandalo dei presunti impieghi fittizi dei familiari, sceso al 20%, e giungendo ormai in vista di Marine Le Pen, ferma al 26%.
Il candidato socialista Benoit Hamon sarebbe fermo al 14% e quello della “France insoumise”, il radicale Jean-Luc Melenchon, all’11%.
Al secondo turno, poi, Macron batterebbe in modo ampio Marine Le Pen, con il 65% dei voti contro il 35%.
La leader del Fn sarebbe comunque battuta, anche dal Fillon “azzoppato” dallo scandalo, secondo il sondaggio, con il 61% di voti contro il 39%.
Il quadro politico sembra favorire Macron che sta puntando sull’orgoglio dei francesi stanchi delle divisioni ideologiche tra “vecchi sistemi” e politici vetusti ( sia Fillon che Le Pen), in nome di una Francia europea capace di ritornare a coniugare ” libertè, ègalitè, fraternitè”.
Se riuscisse a scavalcare la Le Pen al primo turno per il Front National sarebbe un colpo mortale.
In una conferenza stampa nel pomeriggio Fillon ha chiesto scusa ai francesi ed ha ammesso di avere utilizzato la moglie come collaboratrice ( «per 15 anni, per un importo medio netto di 3.677 euro, un salario perfettamente giustificata per una laureata in legge e lettere») oltre che di avere assunto i figli per 15 mesi come collaboratori parlamentari con un salario di 3.000 euro netti l’uno.
«Tutte le somme sono state dichiarate al fisco e i contratti sono legali», ha aggiunto Fillon, che peraltro è crollato nei sondaggi d’opinione per il ‘Penelopegate’ dopo essere stato inizialmente in testa. «Non sta al sistema mediatico giudicarmi, spetta ai Francesi decidere», ha aggiunto.
Durante la conferenza stampa c’è stato spazio anche per uno scambio molto duro fra una giornalista del sito Mediapart e Fillon. Alla domanda della cronista, «lei ha detto al telegiornale che sua moglie Penelope aveva lavorato gratis per lei fino al 1998», il candidato ha risposto attaccando il sito, che ha avuto problemi con il fisco: «io non ho mai avuto accertamenti fiscali».
Poi ha ammesso di essere stato «impreciso» perchè «per 5 giorni» ha «accusato un colpo allo stomaco»: «Mi sono fidato dei dati diffusi fino ad allora dal Canard Enchainè».
Quanto a Penelope Fillon, a proposito dello scandalo degli impieghi fittizi di cui è protagonista, ha dichiarato ai magistrati di non avere « mai ufficializzato la funzione di assistente parlamentare».
La moglie di Fillon ha tentato di dare una spiegazione plausibile circa i periodi in cui lavorava per lui all’Assemblèe Nationale. «Preparavo delle schede», a volte «mi capitava di fare le sue veci», in particolare, in occasione di eventi culturali, ha assicurato.
Penelope ha spiegato, ancora, che si occupava dell’agenda del marito e preparava la rassegna stampa.
Sull’incarico con Marc Joulard, il supplente che sostituì Fillon in parlamento dal 2002 al 2007, quando lui divenne premier, Penelope è stata piuttosto sibillina.
Joulard «aveva bisogno di me per rafforzare la sua autorità », ha detto.
Fillon riconobbe di aver chiesto a quest’ultimo di assumere la moglie in parlamento. Un modo per lui di «mantenere una presenza» nella sua circoscrizione elettorale. Secondo Le Monde, Pènelope incontrava Joulard una volta a settimana a Parigi, poi nel week-end per colloqui «molto informali» nel collegio elettorale di Sablè-sur-Sarthe.
(da “il Sole24Ore”)
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