TAJANI SI OPPONE ALLA NOMINA DI ELISABETTA BELLONI AL MINISTERO DEGLI AFFARI EUROPEI AL POSTO DI RAFFAELE FITTO: HA PAURA DI FINIRE COMMISSARIATO DALL’ATTUALE DIRETTRICE DEL DIPARTIMENTO CHE VIGILA SUI SERVIZI
VISTO LO STALLO, FINO ALLA FINE DELL’ANNO LE DELEGHE DI FITTO RESTERANNO A PALAZZO CHIGI. SE NE RIPARLA NEL 2025
Di domenica pomeriggio viene aperta la sala stampa della Camera e di Palazzo Chigi. Cronisti allertati, luci accese. Convocati per le 18 per l’atteso vertice di maggioranza sulla manovra. Ma dopo poco tutti si accorgono che è un bluff, un depistaggio. A Chigi non si vede nessuno. I leader di governo non ci sono. Sono stati invitati personalmente all’Eur a casa della premier Giorgia Meloni.
Si presentano con le peggiori intenzioni, ma prima i leader si accomodano sul divano a guardare la Coppa Davis e la partita Napoli-Roma. Poi si passa alla politica. Stavolta a fare da attaccabrighe è Tajani che vuole dimostrare che i rapporti di forza sono cambiati nella maggioranza dopo le elezioni regionali.
Restano da affrontare anche le riforme e il successore di Fitto: sull’autonomia è Tajani a dire che va rallentata e chiede di avere una “riforma bandiera” come gli alleati, quindi accelerando sulla riforma della giustizia. Per il post-Fitto, invece, la premier vorrebbe Elisabetta Belloni agli Affari Europei ma il ministro degli Esteri è contrario: ha paura di finire commissariato. La premier fa sapere che fino alla fine dell’anno le deleghe resteranno a Palazzo Chigi. Se ne riparla nel 2025.
(da il Fatto quotidiano)
Leave a Reply