“TERRORISTI RAMPOLLI BENESTANTI”: IL GOVERNO DI DACCA CONFERMA CHE ERANO TUTTI BENGALESI
SI TRATTEREBBE NON DELL’ISIS MA DI UN GRUPPO JIHADISTA LOCALE MANOVRATO DAI SERVIZI SEGRETI PAKISTANI
Il commando che ha ucciso 20 civili, tra cui nove italiani, in un ristorante di Dacca nella notte tra venerdì e sabato, era composto da ragazzi bengalesi, rampolli ventenni provenienti da famiglie benestanti.
Il governo di Dacca è convinto che nel massacro l’Is non c’entri. E punta il dito invece contro un gruppo jihadista locale, collegato all’opposizione e manovrato dai servizi segreti pakistani.
Nella prima delle due giornate di lutto nazionale, emergono dettagli sugli autori del massacro rivendicato dallo Stato Islamico.
Il capo della polizia locale, Shahidul Hoque, ha detto che gli inquirenti stanno esaminando l’ipotesi di “collegamenti internazionali” e ha aggiunto che ci sono sospetti su “membri importanti dell’Jmb”, Jamaeytul Mujahdeen Bangladesh, un gruppo jihadista locale messo al bando da una decina di anni, legato all’opposizione al governo, Jamaat e-Islami e all’Isi, i servizi pakistani.
Secondo un altro esponente del governo, che ha parlato con l’emittente Ndtv, i terroristi la notte del massacro scaricavano le immagini efferate su Internet, di cui hanno approfittato gli uomini dell’Is in Siria e Iraq per rivendicare la paternità dell’azione.
“Avevano cellulari e portatili, che utilizzavano per scaricare le sanguinose immagini”, ha detto HT Imam, stretto collaboratore della premier Sheikh Hasina.
“Sono state utilizzate dall’Is e da altri per la rivendicazione”. “Le connessioni tra l’Isi pakistano e Jamaat sono ben note, vogliono defenestrare l’attuale governo”.
La chiave”, ha aggiunto, “è l’unico terrorista catturato vivo”.
HT Imam non ha voluto rivelarne l’identità . “L’inchiesta è in corso, dobbiamo arrivare a chi ha organizzato l’attentato”.
Le polemiche sul blitz.
Mentre le indagini vanno avanti il premier Matteo Renzi è intervenuto sulle polemiche per i ritardi del blitz di liberazione degli ostaggi. “Ogni polemica è ormai sostanzialmente inutile. Il commando era pronto a tutto – ha detto Renzi a L’intervista di Maria Latella su Skytg24 – . Abbiamo seguito in diretta ogni momento. Io credo che tutto sia necessario tranne ricostruzioni che poi spesso sono false. Loro sono entrati lì per uccidere”.
E ha aggiunto: “L’Is sta perdendo sul terreno a livello militare, in Siria, In Iraq , in Libia. Ma pugno di ferro con chi pensa di portare da noi quei valori, una strategia basata su odio e terrore. Importante l’aspetto dell’educazione: dobbiamo distruggerli senza pietà ma anche evitare che la prossima generazione sia come questa”.
Dichiarazioni che arrivano mentre un aereo con a bordo personale dell’Unità di crisi della Farnesina e dello staff della presidenza del consiglio, partito ieri pomeriggio da Roma, è arrivato a Dacca per riportare in Italia i corpi delle nove vittime.
Premier bengalese: “Pugno duro”.
Dopo la strage , la premier del Bangladesh, Sheikh Hasina, ha promesso il pugno duro contro il terrorismo e i suoi finanziatori e fiancheggiatori. “Dobbiamo individuare le radici di chi ha fornito armi ed esplosivi ai terroristi che hanno commesso questo atto barbarico”, ha detto la premier in un colloquio di stamattina con il vice ministro degli Esteri giapponese, Seiji Kihara.
Il commando.
“Sono uomini giovani che hanno studiato e frequentato l’università . Nessuno di loro veniva da una madrassa”, ha detto il ministro degli Esteri bengalese.
Il governo del Bangladesh nega da tempo la presenza di qualunque gruppo jihadista nel Paese, in particolare di membri dello Stato Islamico, ma anche al-Qaeda. L’ispettore generale della polizia del Bangladesh, AKM Shahidul Hoque.
Intervistato dal quotidiano The Daily Star, Hoque ha dichiarato che dei sei terroristi, almeno cinque erano ricercati da tempo.
Uno dei terroristi, Nibras Islam, proveniva da una famiglia molto facoltosa, che di lui però aveva perso le tracce a gennaio.
Era abituato a frequentare gli ambienti bene della società bengalese. In un video si vede accanto a una starlette di Bollywood, Shraddha Kapoor.
Il suo profilo Facebook racconta che aveva studiato in Malaysia, alla Monash University, ma anche in uno degli atenei più rinomati del Bangladesh, la Northsouth University.
Anche gli altri componenti del commando provenivano da ambienti benestanti ed erano passati attraverso alcune delle scuole più esclusive della città . Interrogato sul perchè fossero diventati estremisti, il ministro Khan ha risposto: “Ormai è diventata una moda”.
(da “La Repubblica”)
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