UNO DEI SIMBOLI DELL’ITALIA NON ESISTE PIÙ: DISTRUTTA LA BASILICA DI SAN BENEDETTO A NORCIA
ERA UNO DEGLI EMBLEMI DEL MEDIOEVO CRISTIANO IN ITALIA
La basilica di San Benedetto a Norcia è stata interamente distrutta dalla scossa di magnitudo 6.5 che si è verificata stamattina.
Era il cuore storico e religioso della città , che ha subito danni diffusi e vastissimi.
La basilica, secondo la tradizione, sorgeva sulla casa natale dei santi Benedetto e Scolastica. Era stata costruita nel XIII secolo e poi ampliata nel 1570.
Importanti ed estesi crolli hanno interessato le antiche mura che circondano la città di Norcia. Le mura erano già state danneggiate dalle precedenti scosse: ora presentano delle aperture ed anche alcuni torrini sono crollati.
La chiesa sorgeva su quella che secondo la tradizione era la casa natale dei santi Benedetto e Scolastica, nati nel 480 d.C. da una nobile famiglia, come riferisce san Gregorio Magno nei suoi Dialoghi. Nel giugno del 1966 papa Paolo VI l’ha elevata alla dignità di basilica minore.
La facciata, il portale laterale e la base del campanile appartengono alla fine del sec. XIV. I muri laterali sono stati ricondotti ad un’altezza unica durante il restauro che finì nel 1958; si demolirono allora le volte a vela del portico laterale e si mise in luce il portale a sesto acuto assieme alle strutture di tre finestre superiori appartenenti alla fabbrica trecentesca.
Il portico delle Misure fu addossato alla fiancata destra della chiesa verso il 1570 per volontà del Comune e delle autorità ecclesiastiche, con lo scopo di creare una specie di mercato coperto dei cereali.
La fiancata oltre il campanile, in corrispondenza del transetto era stata rinforzata da una speronatura entro la quale si apriva un’edicola con affresco raffigurante la Madonna con Gesù Bambino di pittore tardogotico.
La basilica è a forma di croce latina, con un’unica navata. L’abside e la calotta sono all’incrocio del transetto e si presentano nelle forme della ricostruzione settecentesca. Con i restauri degli anni ’50 è ricomparso in alto l’arco trionfale trecentesco, unico indizio superstite della navata gotica.
In occasione dei lavori giubilari del 2000, importanti modifiche sono state apportate all’interno della basilica: la pavimentazione, l’altare maggiore, il nuovo accesso alla cripta, la sistemazione dell’area archeologica sottostante, i lavori di adeguamento dell’ex monastero benedettino.
Dal 2 dicembre 2000 era amministrata dalla comunità benedettina Maria Sedes Sapientiae, guidata da padre Cassian Folsom.
(da “Huffingtonpost”)
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