Luglio 30th, 2010 Riccardo Fucile
LA SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA DI GIANFRANCO FINI… COSTITUITO ALLA CAMERA CON 34 ADESIONI E AL SENATO CON 10 ISCRITTI IL GRUPPO “FUTURO E LIBERTA’ PER L’ITALIA”
Accolto da applausi, alle ore 15 di oggi è iniziata l’attesa conferenza stampa di Gianfranco Fini, di cui pubblichiamo un sunto.
“Ieri sera in due ore senza possibilità di difendermi sono stato espulso dal partito”, ha detto il presidente della Camera che ha sottolineato come Berlusconi abbia dimostrato ancora una volta un’idea illiberale di democrazia”.
Ieri, ha aggiunto Fini – “è stata scritta una brutta pagina del Centrodestra”.
Il gruppo che nascerà dai deputati e senatori che hanno lasciato il Pdl ”è formato di uomini e donne liberi che sosterranno lealmente il governo ogni qual volta saranno prese scelte nel solco del programma elettorale e lo contrasteranno se le scelte saranno ingiustamente lesive dell’interesse generale”, ha detto il presidente della Camera.
“Sostenere che devo lasciare la Presidenza della Camera dimostra una logica aziendale, modello amministratore delegato di un consiglio di amministrazione, che non ha nulla a che vedere con le istituzioni democratiche”, ha aggiuntro Fini.
“Ringrazio i tantissimi cittadini che mi hanno mostrato solidarietà e invitato a continuare per amore di patria, per la coesione nazionale, la legalità e la giustizia sociale, l’etica pubblica, il senso dello Stato, il rispetto delle regole». sottolinea.
Gianfranco Fini intende continuare la sua battaglia per la legalità : “È un impegno che avverto per onorare il patto con i nostri milioni di elettori onesti, grati alla magistratura e alle forze dell’ordine, che non capiscono perchè nel nostro partito il garantismo significhi troppo spesso pretesa di immunità “.
“Continueremo – ha detto Fini – a preservare i valori autenticamente liberali e riformisti del Pdl e a costruire un futuro di libertà per l’italia”
”Ovviamente non darò le dimissioni perchè -ha detto Fini- è a tutti noto che il presidente deve garantire il rispetto del regolamento e la imparziale conduzione dell’attività della Camera: non deve certo garantire la maggioranza che lo ha eletto”.
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Luglio 30th, 2010 Riccardo Fucile
“MI HA PORTATA PERSINO IN VACANZA A CASA DI UNA SUA AMANTE”… “E’ UN UOMO ATTACCATO AL POTERE, SE GLIELO AVESSERO OFFERTO QUELLI DI SINISTRA SAREBBE TORNATO CON LORO”…”RIFIUTA DI VEDERE NOSTRO FIGLIO SE LUI NON ACCETTA CHE VI SIA ANCHE LA SUA NUOVA COMPAGNA, LA DEPUTATA PDL MANUELA REPETTI”
Essere coordinatore del Pdl non porta bene, ne sa qualcosa Verdini.
O forse lo si diventa con determinate caratteristiche?
Chissà .
Certo che dal pio Bondi, ex comunista prima di convertirsi sulla via di Arcore, pose da devoto credente in Dio e in Silvio (che poi è la stessa cosa), sia in chiesa che ad Anno Zero, quando difende a spada tratta i valori della famiglia, l’elettore di centrodestra si sarebbe aspettato un po’ di coerenza.
Proprio lui che stila le pergamene contro i finiani, come ai tempi dell’Inquisizione, stabilendo cosa è lecito e cosa no, cosa è di destra e cosa no, cosa è morale e cosa no.
Pazienza che da comunista sia diventato liberista, passi che abbia lasciato la moglie per la deputata pidiellina Manuela Repetti, ma quanto emerge dall’intervista che la ex moglie ha rilasciato a “Novella 2000” e dalla querela dalla stessa presentata contro di lui, emerge un personaggio un po’ diverso da quello di sommo poeta.
Botte, tradimenti in pubblico, inadempienze col figlio, brama di potere indifferente a qualsiasi ideologia.
Secondo la moglie, il ministro “è un uomo che ha sempre cercato solo il potere. Se glielo avessero offerto a sinistra, sarebbe tornato lì”.
Ma è anche una persona con problemi psicologici, “per tutta la vita succube dei genitori e adesso della nuova compagna” (la deputata del Pdl Manuela Repetti), dopo essere stato un marito infedele e violento, oltre che (tuttora) un padre assente”
A lanciare queste accuse è l’ex moglie del ministro, Maria Gabriella Podestà , 52 anni, che si è sposata con Bondi nel ’94 (ma erano compagni di classe molti anni prima, a Villafranca, in Lunigiana) e da cui si è da poco separata legalmente, ancora in attesa di divorzio.
Secondo la Podestà , nei primi anni Bondi è stato un buon marito, anche se per diverso tempo si sarebbe fatto mantenere da lei non avendo uno stipendio.
Poi, qualche anno dopo, la svolta, che secondo l’ex moglie coincide con il trasferimento ad Arcore, quando Bondi decide di votarsi a Berlusconi.
Da quel giorno, dice la Podestà , “mi metteva sotto il naso indizi di storie coniugali, come gli scontrini dello Chanel numero 5 che regalava alle sue amiche”.
Fino al momento in cui avrebbe addirittura portato la moglie in vacanza a casa di una sua amante, con tanto di tradimento notturno scoperto in flagranza.
Dall’autunno del 1998, secondo l’ex moglie del ministro, le cose sarebbero precipitate, con tanto di violenze domestiche, schiaffi e punizioni. Continua »
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Luglio 30th, 2010 Riccardo Fucile
CON 34 DEPUTATI E 14 SENATORI NULLA SARA’ PIU’ COME PRIMA: SALTA GIA’ LA LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI… BOSSI CONTRARIATO: “MEGLIO CHE SILVIO VADA IN VACANZA”….I RETROSCENA DELLA MANCATA ESPULSIONE: FINI AVREBBE FATTO RICORSO ALLA MAGISTRATURA CHE AVREBBE CONTROLLATO BILANCI E TESSERAMENTO… ORA I FINIANI FANNO ANCHE PROSELITI TRA GLI EX FORZA ITALIA
Dovevano espellere tutti, come nella tradizione delle migliori purghe staliniste, hanno finito con un invito a Fini a dimettersi dalla presidenza della Camera, come se le istituzioni fossero cosa loro, e con il deferimento ai probiviri di Bocchino, Granata e Briguglio senza alcuna precisa imputazione (e con la proposta minima di una sospensione dai 3 ai 6 mesi).
Partiti lancia in resta, sono già caduti dal predellino.
Per una semplice ragione: Fini si era già attrezzato con la Bongiorno per fare ricorso alla magistratura, in quanto sono evidenti le mancanza di motivazioni per un provvedimento del genere.
I consiglieri giuridici del premier gli hanno fatto presente che la Bongiorno lo avrebbe “asfaltato” e gli espulsi se li sarebbe ritrovati di nuovo in casa, con un effetto d’immagine disastroso per il premier.
Non solo, Fini aveva aggiunto: “Lo porto davanti ai giudici, indagherà la magistratura, verranno controllati i bilanci, gli elenchi di chi aderisce, ne vedremo delle belle…L’art. 700 del codice di procedura civile è palese. Silvio non ha capito che la pagherà cara”.
Nel frattempo i finiani sono una macchina da guerra, oggi conferenza stampa di Fini e costituzione di gruppi autonomi (ieri hanno già consegnato le dimissioni a Cicchitto): 34 deputati alla Camera e 14 senatori (ne sarebbero bastati rispettativamente 20 e 10).
Primo risultato politico raggiunto: fatta saltare la legge sulle intercettazioni. Quando il premier ha capito che i finiani avrebbero potuto votare l’eccezione di incostituzionalità , ha preferito far rinviare formalmente la discussione a settembre, in realtà finirà in un binario morto.
I risultati politici sono tutti a favore di Fini: Silvio parlava di non più di 10 finiani tra deputati e senatori, se ne ritrova 48, uno smacco tremendo anche per l’arroganza degli ex An che ora annaspano, accusati dalla base di stare coi mafiosi e con i corrotti.
L’irruzione della legalità ha fatto saltare il banco del Pdl: chi distribuiva le carte taroccate non sa più come uscirne e i giocatori-elettori hanno scoperto il bluff. Continua »
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Luglio 30th, 2010 Riccardo Fucile
FINI CENSURATO, BOCCHINO, GRANATA E BRIGUGLIO DEFERITI PERCHE’ NON SONO PIU’ “POLITICAMENTE VICINI” AD INQUISITI, COLLUSI, CONDANNATI PER MAFIA E CORROTTI…. IL PARADOSSO DI UOMINI DI DESTRA “GIUDICATI” DA EX COMUNISTI, FINANZIATORI OCCULTI DI PARTITI, CORTIGIANI DI PALAZZO… IL PDL IN MANO A CHI HA TRADITO I VALORI DELLA DESTRA SOCIALE E POPOLARE… MA NE AVRANNO PER POCO PIU’
Comunque vada a finire, la Destra italiana non potrà che essere riconoscente al gruppo raccolto intorno al presidente della Camera, Gianfranco Fini, per aver evitato il tracollo degli ideali di riferimento: legalità , unità d’Italia, socialità , solidarietà , giustizia.
Il tradimento del mandato elettorale portato avanti da tempo da una corte di miracolati al servizio di un capo incapace di fare politica, ma solo di tutelare se stesso con leggi ad personam, attraverso provvedimenti inadeguati di fronte alla crisi economica, derive razziste censurate a livello internazionale e tagli spacciati per riforme, è ormai evidente all’elettore di destra.
Quattro milioni di voti perduti in due anni, oltre il 5% di calo in percentuale, ministri e sottosegretari sotto processo e anche già condannati, un partito allo sfascio anche a livello locale, i continui cedimenti ai razzisti della padagna del magna magna, un premier sputtanato a livello internazionale per le sue frequentazioni private.
Il “ciarpame senza pudore” ormai è dilagato, ha oltrepassato gli argini, ha deluso milioni di italiani.
Fini, per la prima volta in vita sua, ha dimostrato carattere, lungimiranza e ha bloccato leggi liberticide e illiberali, ha cercato di far comprendere il cammino di una destra “normale”, moderna, legalitaria, sociale.
Quella destra che esiste in tanti altri Paesi, ma non nel nostro.
Quella destra che potrebbe governare per anni se fosse rappresentata da persone credibili e non inquinate da conflitti di interessi e da cronica mancanza di cultura politica. Continua »
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