Luglio 23rd, 2010 Riccardo Fucile
DOVEVANO RIDURRE ASSESSORI, CONSIGLIERI, MUNICIPI, INDENNITA’… ALLA FINE GLI ASSESSORI PASSANO DA 12 A 15, I CONSIGLIERI RESTANO 60, I GETTONI DI PRESENZA VENGONO SOSTITUITI DA UNA INDENNITA’ FISSA DI FUNZIONE…AUMENTANO LE RENDITE, ALTRO CHE TAGLI ALLA POLITICA: MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SI SONO TROVATE D’ACCORDO
Meno consiglieri, meno assessori, meno Municipi e meno soldi di indennità ai vari
rappresentanti: era questo l’impegno iniziale della bozza del decreto attuativo per la riforma dello status di “Roma capitale”, varato dal governo nelle scorse settimane.
Ma nel passaggio obbligatorio in Campidoglio è avvenuto il miracolo.
I consiglieri comunali all’unanimità hanno subito cancellato la riduzione del loro numero da 60 a 48.
Hanno poi fatto sparire anche l’articolo che fissava “a un quarto dell’assemblea dei consiglieri”, quindi a 12, il numero degli assessori.
Alla fine nella versione modificata gli assessori salgono a 15, tre in più di quelli che compongono l’attuale giunta Alemanno.
Il numero dei Municipi doveva scendere da 19 a 12: ora si legge genericamente che “il numero dei Municipi, inferiore a quello attuale, verrà individuato nello Statuto di Roma Capitale”.
I gettoni di presenza vengono invece sostituiti da un’indennità di funzione, cioè da un vero e proprio stipendio da determinare.
Questi i fatti e la volontà politica emersa: la Casta romana ha colpito ancora in modo bipartisan, anche in tempo di crisi.
Con l’arrivo di tre nuovi assessori e lo stipendio al posto del gettone di presenza, la rendita di posizione aumenterà ancora di più. Continua »
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Luglio 23rd, 2010 Riccardo Fucile
LE AUTO DESTINATE AD ACCOMPAGNARE I CLANDESTINI ALLA FRONTIERA SONO LASCIATE INUTILIZZATE IN 19 QUESTURE…. MARONI HA FATTO UN CONTRATTO CON LA “MAGGIORE” PER NOLEGGIARLE AL COSTO DI 8.000 EURO AD AUTO PER 6 MESI…., MENTRE LE VOLANTI SONO FERME PER MANCANZA DI SOLDI
Sono tempi in cui stringere la cinghia per gli italiani, ma non per la Casta.
Il Ministro degli Interni Maroni ha stanziato un milione e 200 mila euro per il noleggio semestrale di 137 auto, mezzi da utilizzare per accompagnare gli immigrati clandestini alle frontiere, ma che in realtà marciscono al sole nei parcheggi di 19 questure italiane.
In larga parte inutilizzati, utilitarie e Suv, sono finiti anche a qualche funzionario che ha dovuto però darli indietro dopo le denunce dei sindacati.
La spesa per il noleggio salta agli occhi soprattutto in tempo di tagli, con lo Stato che si prepara a mettere le mani nelle tasche degli agenti con il congelamento dei redditi al 2010 e con una sforbiciata del dieci per cento alle pensioni.
Il contratto con la “Maggiore” stipulato dal ministero dell’Interno prevede la fornitura per sei mesi di Panda, furgoni ma anche di fuoristrada con la formula all-inclusive.
Sono cioè comprese anche le spese di carburante fino a 400 euro a mezzo.
A conti fatti, ciascun veicolo costerà poco meno di 8 mila euro per sei soli mesi.
Una “cifra spropositata” denunciano i sindacati. “uno spreco”, alla luce dei tagli al comparto sicurezza
Mentre le volanti cadono a pezzi e i poliziotti non hanno nemmeno le divise estive, si utilizza una fetta ingente di risorse per un’esigenza che alla prova dei fatti si dimostra inesistente, tanto che le auto non vengono utilizzate a Roma come a Palermo.
Quella somma poteva essere impiegata per acquistare un numero ridotto di mezzi e adeguare definitivamente il parco auto. Continua »
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Luglio 23rd, 2010 Riccardo Fucile
PER IL COORDINATORE DEL PDL SI ATTENDE LA RICHIESTA DEI PM ALLA CAMERA PER L’USO DEI NASTRI DELLE INTERCETTAZIONI: CON IL VOTO SEGRETO IN AULA E’ CERTO NON SOLO IL VOTO CONTRARIO DEI FINIANI, MA ANCHE DI QUALCHE FORZISTA … ANCHE COSENTINO PERDERA’ LA CARICA DI COORDINATORE CAMPANO
Nel caso di Brancher e Cosentino è bastata la minaccia dei finiani di votare con
l’opposizione a provocare le loro dimissioni.
Ora la vicenda P3 ha messo sotto la luce dei riflettori altre due personalità : il sottosegretario Caliendo, per ora non indagato, e il coordinatore del Pdl, Denis Verdini che invece indagato lo è.
Per il primo si attende di conoscerne il destino giudiziario, ma i finiani sono pronti, nel caso la magistratura prendesse iniziative contro di lui, a chiedergli un passo indietro.
Per Verdini e Cosentino a Montecitorio si aspetta invece la richiesta dei pm per l’uso dei nastri delle intercettazioni.
Anche sulla base di quanto emergerà nei dialoghi, il loro destino sarebbe segnato.
Il premier ha già un mente di sostituire Cosentino nella sua carica di coordinatore della Campania, subito dopo l’estate, ma sarebbe intenzionato a difendere Verdini.
Fino a che punto?
La soluzione sarà arrivare a un coordinatore unico, come chiede la componente di “Liberamente”, in modo da poter dire che non ha ceduto alle pressioni dei finiani e che Verdini non è stato esautorato, ma si è passati da un triumvirato a un responsabile unico.
Il problema è chi fare coordinatore: i nodi sono ancora da sciogliere in tal senso.
Il fatto è che Verdini non gode di simpatie neanche all’interno del Pdl: se arrivasse la richiesta dei magistrati, Verdini può salvarsi nella Giunta per le autorizzazioni a procedere dove vige il voto palese, ma difficilmente supererebbe il voto segreto in Aula alla Camera. Continua »
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